Importante operazione dei carabinieri di Terni nell’ambito dello spaccio di droga, denominata ‘Cerqueto’. Individuato e bloccato un sodalizio criminale composto da cittadini albanesi, romeni ed italiani. Dieci le persone che alle prime ore di lunedì 8 luglio sono finite in carcere, due agli arresti domiciliari. I militari dell’Arma hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip Barbara Di Giovannantonio a seguito delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Terni, con il coordinamento della procura della Repubblica nella persona del pm Marco Stramaglia. Coinvolti anche 4 ternani.
L’Arma di Terni sottolinea in una nota che negli ultimi anni «sono state avviate numerose indagini sul territorio di tutta la provincia per il contrasto ai reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tra il 2022 e il 2023, a partire dall’identificazione e successivo arresto di alcuni piccoli spacciatori, il Nucleo investigativo del comando provinciale di Terni ha svolto un’articolata attività di indagine che ha permesso di risalire ad un sodalizio criminale composto da cittadini albanesi, rumeni ed italiani dedito all’approvvigionamento e al successivo smercio di stupefacenti. L’eterogeneo gruppo criminale si è rivelato essere composto da quelli che, nell’ambito cittadino, sono risultati essere tra i principali ‘grossisti’ in grado di importare e successivamente smerciare ingenti quantitativi di cocaina sulla piazza di spaccio locale».
Le intercettazioni telefoniche ed ambientali – anche tramite trojan, tutto sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Terni – «hanno consentito di ricostruire numerosi episodi di detenzione e successiva cessione della droga. Sono stati monitorati numerosi trasporti di sostanza stupefacente, con ingenti quantitativi di cocaina che i soggetti indagati riuscivano a far giungere nel circondario ternano, anche da fuori regione. Il giro d’affari comprovato dagli investigatori è risultato essere notevole, ossia dell’ordine mensile di diversi chilogrammi di cocaina». Il gruppo utilizzava la casa del soggetto di maggior rilievo (il 42enne di origini albanesi E.O., residente nella zona di borgo Rivo) come base di stoccaggio, confezionamento e cessione ai collaboratori, quindi scattava la vendita al dettaglio. Al referente del sodalizio è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere».
A dare maggior delucidazioni in merito all’operazione ci hanno pensato il procuratore della Repubblica facente funzioni Andrea Claudiani, lo stesso Stramaglia, il comandante provinciale dei carabinieri Antonio De Rosa ed il comandante del nucleo investigativo Marco Ruffini: «Una persona era già detenuta per vicende collegate e le indagini non sono state brevi», ha esordito Claudiani. «Grande sforzo profuso per un’attività investigativa durata un anno. Va a smantellare – ha sottolineato De Rosa – il piccolo spaccio legato non solo all’area ternana, ma anche al Reatino ed allo Spoletino. Si è giunti ad una chiusura rapida e la fascia di clientela è molto ampia, dai 30 ai 63 anni.». L’operazione ha coinvolto 50 militari, 25 automezzi e anche 2 unità cinofile proveniente da Roma.
Focus in particolar modo su strada di Cerqueto, dove aveva la ‘base’ l’indagato più rilevante (citati in tutto 4 albanesi, 2 romeni e 4 italiani, quest’ultimi tutti ternani, l’unica donna del gruppo indagata è la compagna del ‘leader’ albanese): «C’è stato l’utilizzo di videoriprese a distanza, intercettazioni telefoniche ed ambientale. In un’attività sono stati sequestrati anche 15 mila euro in contanti», ha aggiunto Ruffini. «La vendita dello stupefacente è stato verificato in molte occasioni. Il soggetto principale riceveva la droga (in grande quantità , un chilo a panetto) e la occultava nei pressi della propria abitazione, nella campagna limitrofa. Poi c’era la suddivisione in parti più piccole per la successiva vendita al dettaglio. Ad alcuni dei clienti più fidati era ‘concesso’ l’acquisto della cocaina nella dimora in strada di Cerqueto». Nel controllo odierno sono state trovate anche hashish e marijuana nell’abitazione dell’uomo. Stramaglia ha evidenziato il lavoro dell’Arma: «Un plauso a loro. Ha mostrato non soltanto professionalità , ma anche capacità investigativa e profonda dedizione».
Numerose le zone interessante dallo spaccio: «Varie piazze del Ternano, anche in quelle della movida centrale». In tutto si parla di un giro d’affari da 150 mila euro al mese e diversi chili di droga. Stramaglia ha poi puntualizzato che uno dei protagonisti è stato arrestato in flagranza già un anno fa e in quella circostanza fu analizzata la cocaina rinvenuta: «Pura all’82%». Per tutti i coinvolti si trattava sostanzialmente del principale impiego. Messa in risalto poi la particolare modalità di spaccio, non così usuale: sotterramento in un luogo, un altro per trattative e cessione.
Inevitabile una richiesta di commento a Claudiani sul momento cittadino per quel che concerne lo spaccio: «Da quando sono arrivato ho già autorizzato 20 comunicati forse». In grande maggioranza proprio per la droga: «La risposta è insita nella domanda. Il precedente procuratore, nell’andare via, ha lanciato un esplicito messaggio». De Rosa a questo punto ne ha approfittato per dire la sua: «C’è grande attenzione sul tema. La droga è un tema delicato e difficile da quantificare. Spesso c’è allarme sulla base di quanta ne viene scoperta, c’è una grande risposta ad un fenomeno grave. Un problema sociale da trattare in modo più ampio, a Terni è affrontato adeguatamente».