Collescipoli, i trattori in centro e la diatriba. Dall’ordinanza al tackle di don Albin

Terni – Nel borgo non sono mancate le polemiche per la 64° Festa di Sant’Antonio: il Comune aveva sconsigliato per via delle cavità nel sottosuolo

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di S.F.

Un cane protagonista durante la 64° edizione

Può aprirsi un dibattito con tanto di polemiche pubbliche per i trattori da far passare all’interno delle mura del borgo? Chiaro, specie se è una delle tradizioni ultradecennali che contraddistingue una frazione. Parliamo di Collescipoli, della Festa di Sant’Antonio Abate e di ciò che è accaduto nella tarda mattinata di domenica in occasione della messa: la critica e l’appello di don Albin Kouhon al sindaco Leonardo Latini per tornare sui propri passi in vista della prossima edizione. Tutto è nato da una specifica ordinanza firmata dal funzionario tecnico Angelo Porchetti per lo svolgimento dell’evento. In linea di massima non tutti la pensano allo stesso modo.

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Don Albin Kouhon

La richiesta e il consiglio

La richiesta di far transitare i veicoli agricoli nel borgo risale al 30 dicembre e la risposta di palazzo Spada è stata negativa. O meglio, in realtà si è tratto di un input non obbligatorio in quanto è stato messo nero su bianco che «è sconsigliabile lo svolgimento della manifestazione tramite l’accesso entro le mura». E così è stato. Il motivo – si legge nel dispositivo – è legato in particolar modo alla presenza «di molteplici cavità nel sottosuolo, realizzate in epoche sconosciute ed in buona parte tramite opera di scavo diretto sulla roccia formata da conglomerati». Si parla di verifiche effettuate dopo i lavori di riqualificazione delle pavimentazioni di via Masi e via Villaglori. Bene. Il problema? «L’assenza di qualsiasi tipo di struttura a sostegno di tali cavità non garantisce la loro stabilità per effetto dell’incidena dei carichi dinamici prodotti dall’importante concentrazione dei mezzi». Citati anche le infrastrutture a rete per i pubblici servizi.

L’evento

Le responsabilità

Alla fine la benedizione dei mezzi agricoli si è svolta all’esterno, seppur sponda comunale sia stata data la possibilità di farla dentro le mura. Ma a diverse condizioni. Esempio? «Costituzione di polizza fidejussoria per una somma garantita di 20 mila euro a garanzia di eventuali danneggiamenti a pavimentazioni ed arredi del centro storico», redazione in contraddittorio di un «preventivo accertamento dello stato di consistenza dei luoghi oggetto di transito», il passaggio esclusivo «di ciascun veicolo ad intervslli di almeno quindici minuti uno dall’altro» ed «a passo d’uomo». Difficile pensare che non se ne continuerà a parlare.

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