di S.F.

L’apertura nel 2023 non può saltare per diverse ragioni, in primis le elezioni comunali – fontana piazza Tacito, palasport e il Bruno Galigani sono le tre opere principali sulle quali ha puntato nel quinquennio l’amministrazione – tra non più di tre mesi. Succede allora che per la prima volta da tempo nelle poste di bilancio di palazzo Spada rispuntano i proventi dal parco di Cardeto che, come noto, sarà affidato in via sperimentale a Terni Reti per l’impiantistica sportiva: si evince dalla determinazione delle tariffe e delle contribuzioni per i servizi a domanda individuale approvati mercoledì.
TUTTE LE TARIFFE 2023 PER I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE – DOCUMENTO

Il Comune ‘spara’ alto
Il dato è contenuto nella parte relativa alla promozione sportiva e gestione degli impianti. La voce per il parco di Cardeto è la più alta in quanto ad entrate previste nel 2023: la cifra indicata è di 251.232 euro. Dunque per palazzo Spada è questa la stima di entrate per circa sette-otto mesi di attività nell’area. Sempre che non ci sia un ulteriore slittamento nelle tempistiche per l’ultimazione dei lavori. Per il resto le somme sono più che basse: 20 mila euro per le palestre scolatiche comunali, 10 mila dal Liberati, 40 mila da altre strutture sportive 25.200 euro dalle piscine comunali. La percentuale di copertura delle spese per il settore sfiora il 40%.
LA NUOVA ‘PROMESSA’ PER IL PARCO DI CARDETO

La cascata delle Marmore
La voce più sostanziosa non può che essere – da prassi – per la cascata delle Marmore, dove il prezzo del biglietto sale da 10 a 12 euro per gli over 10. In questo caso la previsione di introiti per il 2023 sale fino a quota 4 milioni 720 mila euro e giocoforza è l’unico settore dove la copertura delle spese va oltre il 100%: si tocca quota 157,89%. La responsabile del procedimento è la posizione organizzativa Nadia Navarra, in forza alla direzione attività finanziarie.