Terni, controllo su società in house: il Mef ‘sgrida’ il Comune. Via il sindaco dal comitato

In approvazione la proposta di modifica del regolamento dopo i rilievi mossi dal ministero nell’autunno 2020: «Diffuse carenze nel sistema dei controlli esercitati dall’Ente»

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di S.F.

«Diffuse carenze nel sistema dei controlli esercitati dall’Ente locale sulle proprie partecipate e mancata attuazione delle norme regolamentari in materia di costituzione dei comitati per la governance». Non proprio un passaggio secondario o banale, specie se a scriverlo e ad inviarlo a palazzo Spada – era il 6 ottobre 2020 – è il ministero dell’economia e delle finanze: c’è anche questo tra le motivazioni per le quali l’amministrazione ternana è pronta ad approvare e aggiornare il regolamento comunale per la disciplina del controllo analogo sulle società partecipate ‘in house’, come ad esempio Terni Reti o Asm. Tra le novità di maggior rilievo c’è il ‘taglio’ del sindaco Leonardo Latini dallo specifico comitato a favore del segretario generale Matteo Sperandeo.

Il sindaco Leonardo Latini

La problematica e la composizione

La questione è molto tecnica. Fatto sta che, in sintesi, la modifica si è resa necessaria dopo il ‘rimprovero’ del Mef nell’autunno 2020: «Necessario potenziare – scrivono gli uffici tecnici di palazzo Spada – e garantire il sistema dei controlli intesi come elemento essenziale per l’equilibrio della governance delle società partecipate; affiancare all’attività di controllo un’attività di vigilanza propriamente intesa che si estrinsechi in un monitoraggio continuo e costante nel tempo dell’andamento gestionale delle società partecipate e della loro capacità di perseguire ed attuare nei tempi prestabiliti le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici definiti dal socio; rivedere la composizione del comitato di controllo nel rispetto del principio di separazione delle funzioni (indirizzo e gestione) ed introdurre la previsione sia dell’obbligatorietà dei pareri tecnici sia del loro carattere vincolante». Da ricordare che il regolamento originario fu approvato il 20 dicembre 2018, poi la modifica nell’aprile 2019. Ora nuovo step.

Matteo Sperandeo

Via il sindaco. I pareri obbligatori

Bene, cosa succede dunque in concreto? Al momento il comitato di controllo è composto dal sindaco Latini – o suo delegato – e dall’assessore alle partecipate, vale a dire Orlando Masselli, poi il segretario generale Matteo Sperandeo, la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci e dai dirigenti competenti per materia in relazione ai servizi. Ora si cambia: c’è la rimozione del primo cittadino per il principio di separazione delle funzioni. Il resto è confermato. La seconda novità di rilievo è legato ai pareri preventivi tecnici dei dirigenti coinvolti: sarà obbligatorio e vincolante a differenza del passato. Cosa riguarda? «Atti e operazioni di straordinaria amministrazione, affidamento di lavori, servizi e forniture, assunzione di personale a qualsivoglia titolo e conferimento di incarichi, consulenze e collaborazioni». Il semaforo verde del collegio dei revisori dei conti – Carlo Ulisse Rossi, Fiorella Pezzetti e Roberto Frasca – c’è già, ora la palla passa a III commissione e consiglio.

Una delle parti predisposte per la modifica

Il regolamento

Il regolamento in questione disciplina le attività di vigilanza e di controllo analogo sulle società in house per – in sintesi – garantire il rispetto delle prescrizioni a normative nazionali e comunitarie, individuare i comportamenti degli organi delle partecipate nei confronti del Comune e soprattutto assicurare la separazione tra potere politico di governance e la gestione delle funzioni affidate per i servizi di interesse comunale.

 

 

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