Corso Tacito e pedoni: soluzione cercasi

Terni, il neo assessore Bordoni subito chiamato in causa per l’attraversamento veicolare e la Ztl: «Interclusione? Più contro che pro». La proposta: «Impianto semaforico»

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di S.F.

«Intercludere il passaggio veicolare per l’attraversamento di corso Tacito? Ci si può riflettere, ma ho delle remore perché credo che i contro siano più dei pro». Uscita in I° commissione consiliare numero uno per il neo assessore alla viabilità/mobilità Leonardo Bordoni, subito chiamato in causa per via di un atto di indirizzo di Michele Rossi (Terni Civica) sull’alleggerimento del traffico nell’asse piazza Dalmazia-via Carrara. Da previsione il tema si è allargato in generale su Pums e soprattutto Zlt, dove già di recente – nell’allora veste di capogruppo della Lega – il 46enne avvocato si era espresso mantenendo una certa ‘sobrietà’.

29 NOVEMBRE, BORDONI IN COMMISSIONE: «ZTL? SI PUÒ IPOTIZZARE APERTURA PER QUALCHE ORA»

Il tratto interessato

Pedoni e veicoli

Focus principale su via Mancini e l’attraverso di corso Tacito. Rossi nel presentare l’atto ha messo in evidenza «che ci sono disagi – in estrema sintesi – per i pedoni che affollano e frequentano il corso; perché non prevedere percorsi alternativi degli autobus nel weekend per evitare la presenza contemporanea di tutti i mezzi ed i cittadini a piedi? Specie nelle fasce orare più trafficate». L’argomento è particolarmente sentito e Paolo Angeletti (Terni Immagina) fa notare una semplice questione: «Quel tratto è pedonale. Basterebbe una telecamera, o comunque un maggior controllo, per controllare chi ci transita». Alessandro Gentiletti (Senso Civico) invece pone l’attenzione sul fatto che «Il Pums è già stato approvato e questa cosa si poteva inserire nel documento. Chiedere all’amministrazione di valutare e studiare va bene, ma servirebbe portare qualcosa di concreto».

L’APPROVAZIONE DEL PUMS

Corso Tacito e l’attraversamento

Terni, Riccione ed il semaforo

C’è chi porta un esempio per cercare di capire come poter fronteggiare il problema. Doriana Musacchi (Gruppo Misto) tira in ballo Riccione: «In viale Ceccarini c’era lo stesso nodo da risolvere e hanno risolto installando un impianto semaforico». Ha l’appoggio di Francesco Maria Ferranti (Forza Italia): «Il problema è serio per la pubblica incolumità perché in quel punto non si capisce bene chi abbia la precedenza o meno, non è specificato bene. L’atto di indirizzo lo condivido. Inoltre il Pums non è statico», chiude rispondendo a Gentiletti. Pragmatica Anna Maria Leonelli (Fratelli d’Italia): «Sono d’accordo in linea di massima, la situazione non è semplice. Impedire il traffico veicolare nell’area dell’attraversamento significherebbe procedere con una revisione nelle altre vie. Complicato».

ZTL, C’E’ CHI FA PRESSING PER L’APERTURA

Ztl, accessi e anarchia

Il capogruppo M5S Federico Pasculli batte sul macrotema: «Qui si parla di Ztl e accessi. C’è anarchia deflagrante a Terni dentro questa zona: basti vedere come si parcheggia nei posti riservati ai tassisti in piazza della Repubblica. Diverse amministrazioni non ha fatto rispettare le norme e ci troviamo con questo scenario: stiamo parlando di un tassello da inserire in quadro generale che non esiste», la critica.

Antonino Cuzzucoli e Leonardo Bordoni

Parola all’assessore: «Contro più dei pro forse»

Bordoni prende appunti e si lancia nella replica: «Mi vede d’accordo un atto di indirizzo per analizzare la situazione. Il tema è complesso ed annoso perché parte degli anni ’00 in seguito alla pedonalizzazione di piazza della Repubblica, un tempo era transitabile: ritengo che fu una scelta giusta che, tuttavia, ha creato delle conseguenze. Sull’interclusione nei fine settimana o in alcuni orari ci si può riflettere, ma ho delle remore: bisogna valutare pro e contro, credo che quest’ultimi siano superiori. Ci sarebbe un aumento della congestione del traffico e dei tempi di percorrenza. Per quel che concerne gli autobus nel Pums è previsto che sarà effettuato da mezzi più piccoli ed elettrici, credo siano finanziati. Ztl? Argomento rilevante e in un certa misura va rivista, ma è inopportuno esprimersi ora. La valutazione dei permessi rilasciati e di come sono strutturati va fatta, chiaro. Ne discuteremo».

Angletti, Gentiletti e Pasculli

Il non rispetto delle aree pedonali

Il primo a prendere la parola dopo l’intervento del neo assessore è il collega avvocato Gentiletti: «Ciò che ha detto mi trova d’accordo, approccio giusto. Apprendiamo che l’assessore alla mobilità non sarebbe favorevole alla riapertura della Ztl (Bordoni fa un cenno con la testa a sentire la frase, ndr), è certamente positivo. L’importante è intervenire su quella zona per capire, ad esempio, chi ha la precedenza, regolamentare la questione».Si rifà sotto anche Angeletti: «Dentro le Ztl ci sono le aree pedonali, bisogna che ci pensiamo. Perché a Terni non sono rispettate?». Poi Rossi: «Il traffico nei weekend si può interdire, diamo un segnale di discontinuità rispetto al passato sulla tematica». Federico Cini – presidente di commissione – fa notare che a lato del tratto di cui si discute ci sono le strisce e dunque, in linea teorica, la precedenza è dei pedoni: «Poi le auto cercano di infilarsi per passare. Magari una segnaletica più incisiva può aiutare». Ferranti termina i suoi interventi su corso Tacito: «Non è area pedonale reale, basta vedere le auto parcheggiate, non è distinta rispetto alla Ztl. E l’attraversamento può essere gestito con un semaforo».

Francesco Maria Ferranti

Bordoni e la Ztl: «Non ho detto che sono contrario a riapertura»

Prima di lasciare spazio alla giunta per la maxi conferenza delle 12, Bordoni ci tiene a tornare sul commento dell’esponente di Senso Civico: «Ci tenevo a chiarire una cosa. Non vorrei che, con abilità, i consiglieri di minoranza abbiano ampliato ciò che ho detto: non ho mai affermato che sono contrario all’apertura della Zlt, ma che sarebbe inopportuno fare dichiarazioni in un senso o nell’altro prima di aver affrontato il problema con un confronto con gli altri assessori. E ciò non significa che sono a favore dell’apertura», chiude sorridendo. In equilibrio, per non sbagliare e non scontentare nessuno. In attesa della decisione.

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