Terni: dal furto della bici del sindaco alla bagarre politica, il passo è breve

Il fatto è accaduto martedì sotto palazzo Spada. Pd e M5s solidarizzano ma polemizzano. La Lega sbotta: «Non si rendono conto di ciò che scrivono»

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Furto ai danni del primo cittadino di Terni, Leonardo Latini, che martedì si è visto portare via la sua bicicletta elettrica – con cui è solito andare al lavoro e girare per la città – ‘parcheggiata’ sotto palazzo Spada. Il furto è stato denunciato alle autorità e al vaglio ci sono anche le immagini delle telecamere presenti in zona per capire chi, nel corso della giornata, abbia trafugato il velocipede dal valore abbastanza consistente. «Ieri mattina ho lasciato la bici chiusa – dice il sindaco -, non sulle rastrelliere che erano tutte occupate da quelle dei dipendenti comunali, e questo è un bene, ma dentro palazzo Spada. E poi alla sera, quando sono tornato, non l’ho più ritrovata. Non saprei indicare di preciso a che ora sia stata rubata. Vediamo se si riesce a scoprire qualcosa…».

Pd e M5s: «Solidarietà ma…»

Intanto i gruppi consiliari di Pd e M5s in consiglio comunale, colgono l’occasione per solidarizzare ma pure polemizzare: «Esprimiamo solidarietà a Leonardo Latini per il furto della sua bicicletta – scrivono i consiglieri Dem e pentastellati -. Non è piacevole essere derubati soprattutto di uno strumento utile alla mobilità alternativa. Una spiacevole circostanza con cui tanti nostri concittadini da tempo continuano a fare quotidianamente i conti. Un fatto di cui ci rammarichiamo, ma che mette fine in modo grottesco alla retorica sulla ‘città sicura’ con cui Lega e Fratelli d’Italia hanno vinto le elezioni. Sono passati tre anni da quando il sindaco affermava che per la sicurezza dei ternani avrebbe messo in campo ‘gesti eclatanti’, al primo sindaco leghista di Italia rammentiamo che lui su questo fronte non ha dato alcun contributo. A inizio mandato ha raccontato alla città che aveva bisogno di essere militarizzata, addirittura che avremmo dovuto ospitare le pattuglie armate che si vedono a Napoli e Palermo, proposte fuori luogo come se il suo compito fosse solo quello di fare scaricabarile sulle forze dell’ordine e l’esercito, deresponsabilizzando la politica. Qui non solo non abbiamo visto neanche i nuovi organici della polizia municipale, ma nel frattempo sono state smantellate le politiche sociali e le politiche giovanili senza le quali la repressione resta un esercizio inutile. Speriamo che almeno questo episodio così reale e spiacevole – concludono i gruppi consiliari di Pd e M5s – induca il sindaco di Terni a concentrarsi sui bisogni della città. Basta rimpasti a Terni come in Regione, basta indennità costose per la collettività, basta rimborsi persino di pochi euro: si lavori su sicurezza, ad iniziare da quella stradale, su ambiente, sulle prospettive della nostra città».

Lega: «Strmentalizzare il furto di una bici è oggettivamente troppo»

A Pd e M5s replicano i consiglieri comunali della Lega Terni: «A Terni, Pd e M5s paragonano il clima di insicurezza che caratterizzava la città, in particolare dal 2015 al 2017, periodo in cui si sono verificati una serie di omicidi, con la situazione attuale. Comprendiamo che questa opposizione non abbia gli argomenti per attaccare l’amministrazione Latini, che sta lavorando bene dal punto di vista della sicurezza e del decoro della città, ma arrivare a strumentalizzare persino il furto della bicicletta del sindaco ci sembra troppo, anche per loro. Vogliamo ricordare – sottolineano i consiglieri leghisti – che a Terni, grazie alla Lega, alle proposte dei consiglieri comunali del partito, degli assessori preposti e del sindaco, sono state installate nuove telecamere in molte zone della città ed è stato implementato il servizio di video sorveglianza sia nel centro che in periferia. Inoltre la polizia Locale è stata dotata di una nuova centrale di comando ed è stata sviluppata una nuova e positiva sinergia con prefetto e questore di Terni, con cui il sindaco è in costante contatto. Un reato comunque odioso – aggiungono i leghisti – come quello del furto di una bicicletta, che colpisce tante persone in tutto il mondo, in tutte le regioni d’Italia ed in tutte le città d’Italia, e da molto prima che la Lega amministrasse Terni, non può essere strumentalizzato in questo modo. Utilizzare un fatto del genere appare patetico anche per M5s e Pd che, presi dalla foga di voler fare polemica a tutti i costi, non si rendono neanche conto di quello che scrivono. Siamo consapevoli della totale assenza di qualsiasi elemento concreto per attaccare questa amministrazione che, in seguito ai disastri ed al dissesto economico lasciati dalla sinistra, ormai amici inseparabili del Movimento 5 Stelle, sta lavorando per riqualificare la città anche dal punto di vista del decoro, aspetto che favorisce la sicurezza urbana. Per tutti questi motivi – proseguono gli esponenti della Lega – rispediamo al mittente le accuse della sinistra e del M5s ed esprimiamo la nostra vicinanza al primo cittadino per il furto subito, consapevoli che, se si riuscirà ad individuare il colpevole, sarà soltanto grazie a quel sistema di videosorveglianza che a Terni ha voluto fortemente la Lega e l’amministrazione Latini. La sinistra ed il M5s si mettano l’anima in pace e per i prossimi 20 anni provino a fare opposizione, ma in maniera seria e costruttiva».

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