Terni, depuratore Sii: «Fanghi in rimozione»

Il Servizio idrico sottolinea che «verranno trasportati in vari siti in Italia idonei allo smaltimento. Il problema dei letti di essiccazione non si ripeterà nuovamente»

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«Il problema sta andando verso la soluzione definitiva e si sta uscendo dall’emergenza con il loro trasporto in vari siti in Italia idonei allo smaltimento», è quanto affermato dal Sii in relazione alla questione dei letti di essiccazione dove sono depositati i fanghi derivanti dalle attività del depuratore di via Vanzetti (Maratta) a Terni, e che in questo periodo hanno prodotto odori sgradevoli.

I punti di smaltimento «La situazione – si legge in una nota del Sii – è stata formalizzata anche al Comune di Terni con una lettera nella quale il direttore generale, Paolo Rueca, spiega gli interventi posti in essere dal Servizio idrico che porteranno alla rimozione e smaltimento dei fanghi in circa 15 giorni lavorativi, stante la disponibilità attuale dei siti di conferimento». Sotto questo profilo il Sii continua a cercare «anche ulteriori punti di smaltimento per accorciare ulteriormente i tempi. Consapevole del problema e impegnata per cercare di risolverlo celermente«», la Sii ha anche «potenziato, nel frattempo, gli odorizzanti che servono a ridurre gli odori stessi provocati dalla movimentazione dei fanghi».

«Il problema non si ripeterà» Per il Sii è importante sottolineare che «la questione è stata gestita in stretto rapporto e continuo aggiornamento con Arpa, Usl, Comune, Regione, Auri e Prefettura di Terni, dove è stata anche svolta, giorni fa, una riunione con tutti i soggetti interessati». Il Servizio idrico sottolinea, inoltre, che «il problema dei letti di essiccazione non si ripeterà nuovamente. Tale problematica era infatti emersa in tempi rapidi dopo l’emanazione da parte dell’Ispra di nuovi parametri per lo smaltimento di queste tipologie di rifiuto».

Il biodigestore di Maratta I parametri «erano stati formulati in assenza di un decreto del ministero dell’ambiente che ora invece sta lavorando all’emanazione di una circolare chiarificatrice. Questa situazione aveva comportato rallentamenti nel conferimento in discarica e la necessità, da un lato, di individuare modalità operative adeguate ai nuovi indirizzi e, dall’altro, di trovare soluzioni alternative. Sono inoltre ormai terminati i lavori di revamping del biodigestore di Maratta. I fanghi della depurazione verranno trattati in questo impianto generando un’importante riduzione delle quantità da conferire in discarica, e quindi dei costi, e una ricaduta positiva anche dal punto di vista ambientale».

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