Terni, i cattivi odori finiscono in Procura

La protesta dei cittadini per la situazione insostenibile di Maratta si traduce in un atto concreto che potrebbe imporre una svolta

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E alla fine è scattato l’esposto. Che recita così: «Con la presente i sottoscritti sono a denunciare la cattiva gestione dell’impianto di depurazione comunale delle acque reflue ed il mancato smaltimento dei fanghi e dei liquami, che genera perduranti effluvi maleodoranti con relativo rischio igienico-sanitario per la popolazione residente nelle vicinanze dell’impianto situato nella zona industriale di Maratta (Via Vanzetti) e per la cittadinanza tutta. Vogliate cortesemente individuare le responsabilità di tali malfunzionamenti e far ripristinare una situazione idonea e non malsana come è attualmente».

Le proteste Da settimane, chi vive o lavora fra Maratta e Sabbione, denunciava il persistere dei cattivi odori dovuti – come aveva attestato anche l’Arpa – alla presenza di letti di essiccazione dove vengono stoccati quelli che l’agenzia definisce fanghi, ma che in realtà sono escrementi, in attesa dei trattamenti per lo smaltimento. Si tratta di centinaia di tonnellate e questo è alla base dei cattivi odori denunciati.

I carabinieri Ora che i cittadini si sono rivolti ai carabinieri, per presentare l’esposto destinato alla procura della Repubblica, la vicenda potrebbe assumere una rilevanza diversa.

 

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