Terni dice addio a Franco Argenti, imprenditore che ha lasciato il segno

Originario di Montefranco, aveva 83 anni e per decenni è stato attivo nel realizzare opere di rilievo per la città

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Un imprenditore apprezzato e stimato sul piano umano e lavorativo. Impegnato per decenni nello sviluppo e nella realizzazioni di opere in alcuni luoghi simbolo della città, come ad esempio lo stadio Liberati e l’anfiteatro Fausto: Terni piange la scomparsa di Franco Argenti, scomparso a 83 anni per complicazioni legate al Covid. Il rito funebre si svolgerà mercoledì mattina alle 9.15 nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, a borgo Bovio.

L’attività in città

Originario di Montefranco e trasferitosi in città fin dagli anni ’50, Argenti avviò con successo un’officina di carpenteria metallica insieme al fratello in via Tre Venezie, quindi nel 1964 il trasferimento a Maratta Bassa dove per tre decenni ha sviluppato collaborazioni con diversi partner del territorio ternano e non (Ast e Colacem incluse): fu lui a realizzare le ringhiere dello stadio Libero Liberati ed a lavorare sull’anfiteatro romano per renderlo migliore. Successivamente è intervenuto – per citare le opere più rilevanti – anche sulla struttura del palaItis, l’Ipsia e la palazzina Alterocca.

Il Covid

Ad Argenti era stata diagnosticata un’ischemia progressiva oltre dieci anni fa. Poi di recente la situazione è peggiorata a causa di complicazioni legate al Covid: febbre alta, polmonite ed il ricovero nel reparto di malattie infettive. Benvoluto e molto conosciuto per la sua carriera da imprenditore, lascia la moglie Maria Laura ed i figli Leonardo, Francesca e Marco. Alla famiglia giungano le condoglianze dell’editore e della redazione di umbriaOn.

 

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