I ‘dimenticati’ di San Carlo: coloro a cui l’Asm ha consegnato i contenitori per la differenziata ‘porta a porta’ ma che, da oltre un mese, non hanno mai visto passare nessuno a ritirarli. Così si finisce per organizzarsi da soli: «Ma non facciamo come chi ‘crea’ discariche abusive – dicono le famiglie vittime del disservizio -. Finora i rifiuti li abbiamo sempre lasciati presso le poche isole ecologiche rimaste, anche a diversi chilometri di distanza da qui. Ma la situazione è obiettivamente insostenibile».
Rassegnazione Inutili, finora, le lamentele avanzate al telefono o di persona presso gli uffici. Dalla ‘scomparsa’ delle isole ecologiche della zona – datata fine novembre – alla consegna dei nuovi contenitori, avvenuta qualche giorno dopo, ora si è arrivati al nuovo anno ma nulla è cambiato. «A differenza di altri punti della nostra stessa zona, ma anche a differenza di prima, quando sfalci di potature e altri materiali venivano raccolti a domicilio, nessuno degli addetti – nonostante i solleciti – si prende la briga di ritirare il materiale presso le abitazioni. E noi, secondo l’Asm, cosa dobbiamo farci con questi rifiuti?». Domande che da oltre un mese non trovano risposta e che potrebbero spingere a nuove e più decise iniziative.
Altre proteste Ma la rabbia non si concentra solo in determinate aree della città , visto che un lettore di umbriaOn ha inviato una foto – quella a sinistra – che si riferisce alla zona di via Battisti-via Bramante: «Ecco come abbiamo iniziato il nuovo anno – è la frase che accompagna la foto – e se a questa situazione non si porrò rimedio, credo proprio che noi cittadini prenderemo delle posizioni molto pesanti nei confronti dei responsabili».