Terni, bonifica area via Campania: iter chiuso dopo vent’anni

La procedura era stata avviata nel 1999 per sistemare la zona dell’ex deposito carburanti Agip Petroli

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di S.F.

Si chiama il Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate ed è stato approvato dalla Regione oltre dieci anni fa. Contiene informazioni riguardanti i siti – pubblici e privati – da tenere d’occhio per diverse motivazioni: riscontro certo o presunto del superamento dei valori di concentrazione per la soglia di contaminazione, aree potenzialmente critiche da sottoporre a monitoraggio e luoghi di preminente interesse pubblico per la riconversione industriale. Da sempre nell’elenco c’è anche un tratto di via Campania, a Terni, la cui bonifica è stata avviata nel 1999: ora a distanza di due decenni c’è la chiusura definitiva del procedimento dopo il lavoro sviluppato nel corso degli anni dall’Eni.

L’ANAGRAFE REGIONALE DEI SITI INQUINATI, L’ULTIMO AGGIORMENTO: L’ELENCO

La scheda del sito quando doveva essere completata la bonifica

Di cosa si tratta

L’area in questione è un ex deposito carburanti dell’allora Agip Petroli (ora Eni S.p.A.), con la società che attivò l’iter nel gennaio 1999 dopo aver eseguito tutte le indagini del caso: ad entrare in azione la Ecotherm, Bng, Proger engineering & management e Golder associates. In prima battuta l’intervento di bonifica ha coinvolti i terreni con nessuna estensione della contaminazione al di fuori del sito, risolto a stretto giro senza particolari problemi. Più lunga invece la storia legata alle acque sotterranee: tra integrazioni e varianti in corso d’opera la procedura è stata ultimata nel gennaio 2016. Anche Arpa Umbria è stata coinvolta per i campionamenti. Quindi tutti i collaudi del caso e la necessità di aggiornare il quadro: la certificazione è arrivata lo scorso giugno. Nella scheda specifica si legge che la natura della fonte riguarda la perdita da serbatoi interrati con idrocarburi pesanti e leggeri.

L’area verde di via Campania

Via dall’elenco. Gli altri siti

Di recente – dicembre 2019 – la società ambientale dell’Eni (Syndial S.p.A., poi diventata Eni rewind) ha comunicato il report finale sulla dismissione dell’impianto di bonifica e il ripristino dello stato dei luoghi. Un passaggio utile per mettere la parola fine alla vicenda: iter per l’attività  di bonifica chiusa dopo vent’anni ed eliminazione dall’anagrafe regionale dell’area di via Campania. Per quel che concerne la provincia di Terni erano 37 al 2018 le aree inserite nel piano: spiccano l’ex deposito scorie/terre di fonderie in vocabolo Fiori, l’ex discarica alla Polymer, il lago dell’ex cava di vocabolo Sabbione, il polo chimico, l’ex area Sgl Carbon e l’ex cava di Monte Sant’Angelo, vicino l’abitato di Marmore. Curiosità: ci sono anche due condomini di corso Tacito e via Rossini, entrambi a causa di sversamento gasolio per iscaldamento.

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