Terni e la sua storia: ecco i nuovi cartelloni

Un progetto, realizzato dal Lions club Terni host in collaborazione con il Comune grazie al finanziamento della fondazione Carit, dall’epoca Romana fino a quella Ridolfiana

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«Dare un segnale, sotto il profilo turistico, alla città per favorire la promozione del territorio». Mercoledì mattina è stato inaugurato a Terni il progetto della cartellonistica culturale multimediale sui 5 itinerari di Terni Romana, Medievale, Rinascimentale, Industriale e Ridolfiana, realizzato dal Lions club Terni host in collaborazione con il Comune grazie al finanziamento della fondazione Carit.

I nuovi pannelli

I cinque pannelli, posizionati in diversi punti strategici del centro cittadino, sono sostanzialmente il Bignami della storia di Terni», ha spiegato il presidente del Lions club Terni host Carlo Viola. «Si parte col la Terni Romana a Porta Sant’Angelo, proseguendo con quella Medievale a piazza San Francesco, passando per quella Rinascimentale a piazza Tacito, concludendo con quella Ridolfiana difronte a palazzo Spada. Basta puntare il cellulare sul QR code del pannello per collegarsi con il sito del Comune di Terni e accedere al video di circa 3 minuti che illustra i monumenti più importanti della città». Il prossimo passo, al quale punta il Lions club Terni host, «sarà quello di realizzare un’App che, unendo tutti i punti che troviamo sulla mappa del pannello, guidi il turista fino ai vari monumenti con la specifica spiegazione storica».

«Maggiore consapevolezza delle nostre radici»

Si tratta di un progetto, ha evidenziato il vicesindaco e assessore alla cultura Andrea Giuli, «che si integra con quello appena presentato di Tam-Terni art mapping con cui è possibile scoprire i percorsi culturali in città per offrire ai visitatori e ai ternani sempre maggiori informazioni artistiche e storiche sul nostro territorio». Il sindaco Leonardo Latini ha, invece, evidenziato che «grazie a questo progetto è possibile conoscere la città attraverso i momenti storici più significativi, dall’epoca remota a quella che è stata un’esplosione di urbanistica moderna di una città ricostruita sulle macerie della guerra. Una maggiore consapevolezza delle nostre radici e tradizioni che oggi siamo chiamati a rispolverare. Un modo per riscoprire punti di forza su cui far leva per garantire quell’attrattività che oggi più che mai è essenziale». Lo sviluppo locale, per il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini, «passa attraverso il rilancio degli aspetto artistici e urbanistici della nostra città, non solo per il turista che viene da fuori, ma anche per tutti i cittadini. Palazzo Spada, sede del Comune, assume finalmente una sua dignità grazie ad una cartellonistica con contenuti storico-artistici».

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