Terni e le aree cani: su undici quelle in regola sono appena tre. Il nodo comitati

Il curioso dato è saltato fuori durante la seconda audizione del comitato di cittadini per l’ex Sice

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di S.F.

Aree cani, videosorveglianza, sicurezza e altre tematiche, tutte legate al complesso ex Sice a Terni. Giovedì pomeriggio atto secondo in I commissione consiliare in merito alle problematiche sollevate dai rappresentanti del comitato, già protagonisti lo scorso 6 ottobre per denunciare un contesto generale non più tollerabile: nel corso della discussione, durante l’esposizione del funzionario tecnico Federico Nannurelli, è saltato fuori un dato numerico alquanto interessante. Riguarda gli amici a quattro zampe.

LA COMMISSIONE DEL 6 OTTOBRE: «‘ASSALITI’ DA GRUPPI DI RAGAZZI, BASTA»

Agostini e Moresi

Audizione bis

L’appuntamento si è rinnovato perché due settimane fa non era presente il vicesindaco Benedetta Salvati che, considerando le sue deleghe, è coinvolta e non poco nel discorso. Per il comitato presenti ancora una volta il presidente Maurizio Agostini ed il vice Igor Moresi: mirino in particolar modo sull’area giochi obsoleta, la riassegnazione degli spazi del centro sociale («per noi è linfa»), la struttura legata all’anfiteatro’, l’assenza di una fontanella per l’area cani e l’illuminazione. «Vorremmo capire quali sono le competenze perché le convenzioni sono scadute e con i patti di collaborazione non c’è chiarezza», è stato specificato. «Inoltre la cartellonistica è vecchia. L’acquisto delle telecamere? Ci potrebbe interessare ma occorre tempo». La Salvati – in estrema sintesi – ha spiegato che il problema è sempre il solito, la mancanza di fondi: «Il dirigente Piero Giorgini abita in via Mola di Bernardo e le problematiche le sappiamo. Purtroppo nel 2022 non abbiamo potuto mettere a bilancio un altro mutuo, puntiamo a farlo nel 2023. Parliamo dell’inserimento in programmazione di un intervento per il parco giochi». Amara constatazione di Monia Santini (FdI): «Mancano luoghi dove aggregarsi, purtroppo è un lascito del Covid». Ben più corposa la deludicazione di Nannurelli.

«CHE FINE HA FATTO LA VIDEOSORVEGLIANZA?»

Federico Nannurelli

Soldi e cani

Il funzionario tecnico di palazzo Spada è partito da un macro-dato: «Siamo consapevoli delle esigenze – la risposta agli esponenti del comitato – che ci sono. Il quadro è complesso perché la città è grande e specie per i parchi è quasi impossibile da poter gestire in maniera efficiente in base alle poche risorse a disposizione. Abbiamo fatto un progetto di global service per il verde pubblico e ha portato in definizione una spesa annua per la manutenzione ordinaria di 2,1 milioni di euro. La capacità di spesa del Comune consente di gestire soltanto 420 mila euro. Così capite lo scenario nel quale dobbiamo operare». L’ulteriore curiosità arriva sul tema delle aree di sgambamento per i cani: «Ne abbiamo undici, quelle regolari – ha specificato – sono tre perché in alcune non è stato istituto il comitato obbligatorio di cittadini per la gestione. Tuttavia abbiamo fatto una ricognizione insieme alla polizia Locale per valutare i pericoli e ci sono stati interventi in sei zone per le recinzioni ed i pannelli informativi. Per la vostra area – ha concluso in riferimento all’ex Sice – c’è un progetto in corso per 4 mila euro, c’è anche il discorso della fontanella». Per la sistemazione generale i residenti dovranno attendere ancora un po’.

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