Terni, effetti covid-19 su scuola Carducci

Tempi allungati e programmazione complicata. L’assessore Salvati: «Il cantiere più importante, stop crea guai. Fine lavori? Data di giugno non potrà essere rispettata»

Condividi questo articolo su

di S.F.

Fontana di piazza Tacito, parco di Cardeto, teatro Verdi, palasport e bretella di via Urbinati. Molto spesso a Terni si parla – con tutte le polemiche del caso – di queste opere per il futuro della città e, in particolar modo, la pandemia covid-19 ha rallentato e non poco l’evolversi dei cantieri già attivi. Nessuno di questi tuttavia preoccupa come quello per l’adeguamento della scuola ‘Carducci’ di via del Pellicano, a borgo Rivo: certa l’impossibilità di completarlo entro il termine originario. A forte rischio – al netto del fatto se gli studenti potranno rientrare nelle aule a stretto giro, sembra complicato – anche la riapertura a settembre, data più volte lanciata dal 2018 in avanti.

GIUGNO 2019, PARTE L’ADEGUAMENTO SISMICO DELLA CARDUCCI

La scuola al 19 aprile 2020

Lockdown e stop

L’azione della Saporito Garden – in sintonia con la ditta ausiliaria Titania Costruzioni, il direttore dei lavori è invece l’architetto Luciano Elisei della Abaco srl di Spoleto – era a buon punto, poi il diffondersi dell’epidemia e le restrizioni su tutto il territorio nazionale hanno giocoforza bloccato la ‘macchina’. Un cantiere molto attenzionato dai genitori dei bambini, più volte attivi nel sollecitare le amministrazioni comunali – vecchia e nuova – sulla necessità di accelerare per restituire la struttura ai piccoli studenti della primaria di borgo Rivo: ad inizio anno si erano anche mossi per l’istituzione di una 2° per i nati nel 2013 interessando la dirigente scolastica Anna Canestrella. Poi la ‘botta’ covid-19 che ha spezzato il buon percorso: interruzione dei lavori, già due mesi andati in fumo e riprocessione delle tempistiche.

I GENITORI: SPERANZA E RICHIESTA PER LA 2° CLASSE

Lo scenario attuale

«Provoca grossi problemi»

Nel cronoprogramma i 365 giorni naturali e consecutivi per l’ultimazione – lavori da oltre 450 mila euro – scadono il 27 giugno. In questo caso c’è poco da fare, come conferma l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati: «La ditta è campana – sede a Melito di Napoli, ndr – e hanno ordinanze molto più restrittive delle nostre. Ora dobbiamo aspettare gli interventi governativi per capire quando ci saranno i margini per poter riprendere sui cantieri delle opere pubbliche. Loro sarebbero anche disposti a venire, però ci sono i divieti: lo stop provoca grossi problemi. Questo è il cantiere più importante: crea guai, avremo aule da spostare per fare altri lavori. Possiamo ragionarci solo più avanti e vedere se con la ditta riusciamo a recuperare il tempo perso».

19 APRILE 2017, IL PRIMO VIAGGIO ALL’IPSIA DEI BAMBINI PER IL TRASFERIMENTO

Non mancano i rifiuti

La difficile programmazione

Il 19 aprile 2017 ci fu il primo viaggio degli studenti all’Ipsia. Da allora tutti sono speranzosi di poter riavere la scuola del proprio quartiere: «La data di fine giugno non potrà essere rispettata. Loro si sono – aggiunge la Salvati – fermati subito, poco prima del lockdown; hanno chiesto di interrompere. Dobbiamo capire se c’è possibilità per riaprire a settembre – sempre se il governo darà il via libera per l’apertura delle scuole – o, magari, slittare a dicembre. Diventa complicato anche programmare: questo è il lavoro che mi ha preoccupato un po’ di più rispetto agli altri. Un peccato, l’avremmo chiuso e la società stava rispettando le tempistiche. Verrà fuori una scuola completamente nuova e stavamo già pensando all’inaugurazione. Così diventa difficile. Speriamo di poter finire entro il 2020». Uno dei tanti nefasti effetti del covid-19.

LA VISITA DI SINDACO E ASSESSORE DEL 5 MARZO. POI IL LOCKDOWN

Proseguono a ritmo serrato i lavori di adeguamento sismico alla Carducci di Borgo Rivo.
A breve riaprirà un scuola più bella ma soprattutto sicurissima.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli