Museo multimediale Cascata delle Marmore «Esperienza unica»

Venerdì è stato presentato il progetto Hydra a cura di Francesco Fioretti e Alessandro Capati: esposizione multimediale alla don Milani per valorizzare il territorio

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Un’esposizione nei locali della scuola Don Milani in località Campacci ideata per valorizzare la storia e l’eccezionalità del territorio. È così che venerdì mattina è stato presentato alla stampa il progetto Hydra, il museo multimediale Cascata delle Marmore sviluppato dopo l’aggiudicazione del bando comunale per la gestione decennale. L’iniziativa privata è stata seguita e curata in particolar modo da Francesco Fioretti e Alessandro Capati: «Non sono stati utilizzati finanziamenti pubbilici», è stato specificato.

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Il progetto e l’esperienza immersiva

Nel corso della presentazione è stato posto l’accento che il progetto è stato sviluppato attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie espositive (plastici territoriali, modelli tridimensionali, installazioni di realtà aumentata/virtuale, app digitale per la fruizione dei contenuti): «Si permette al visitatore di comprendere e arricchire la propria visita alla cascata con nozioni e riferimenti interessanti, facendo vivere un’esperienza immersiva unica». Focus sulla storia dell’opera, gli interventi effettuati e le particolarità storiche e culturali dell’area. Il museo si estende per poco meno di 500 metri quadrati e il bando è stato aggiudicato nel 2020 alla Museo della Cascat srls: i locali sono stati riqualificati con l’allestimento anche di impianti e servizi igienici.

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Comitato scientifico e obiettivi

Per lo studio dei contenuti e la raccolta del materiale – è stato evidenziato – necessario è stato costituito un comitato scientifico composto da «personalità che si sono distinte per competenze specifiche e per amore del territorio», mentre le installazioni multimediali e le forniture tecnologiche sono state fornite da aziende con sede nel territorio come – ad esempio – la Katatexilux di Amelia ed Euromedia di Terni; le attività didattiche saranno curate dalla cooperativa Amodì di Terni. L’intento dei progetti è di proporre il museo «come una porta sul territorio, promuovendo, in sinergia con le realtà presenti, le numerose possibilità di esperienze vivibili in questi luoghi, di tipo sportivo, culturale, enogastronomiche: l’intento è quello di promuovere l’offerta turistica della regione in maniera univoca, ampliare la ricchezza della visita e allungarne i tempi di permanenza». Parte degli spazi del museo saranno dedicati ad un bookshop per la vendita di gadget, souvenir e libri, prodotti del territorio di eccellenza e tipicità, dall’artigianato creativo, dall’enogastronomia, alla produzione editoriale. «Inoltre – viene sottolineato – si stanno formando collaborazioni ed interazioni con altre realtà per studiare ed offrire un merchandising completamente rinnovato per la Cascata, sfruttando le possibilità offerte dalla fabbricazione digitale e dai nuovi media». Hanno partecipato alla presentazione anche il funzionario tecnico del Comune Federico Nannurelli e l’architetto Miro Virili.

IL COMITATO SCIENTIFICO PER IL PROGETTO

Scuola, educazione e cultura

Nel museo inoltre ci sarà un’aula didattica con ingresso autonomo per l’organizzazione di laboratori per le scuole e di momenti di incontro e di studio sulle tematiche dell’esposizione. «Il museo vuole essere centrale nella proposizione, attraverso partner locali e nazionali, di nuove attività innovative e durature, tutte orientate alla valorizzazione del contesto, alla cura del paesaggio, al recupero dei beni materiali e immateriali, all’economia circolare e allo sviluppo sostenibile». A livello progettuale si parla di «creazione di un patto di comunità pubblico-privati intorno al bene comune cascata delle Marmore, intesa come patrimonio culturale più ampio del bene paesaggistico e come esempio di complessa interazione tra l’uomo e l’elemento acqua; realizzazione presso la scuola di Marmore di un centro di rilevanza sovraterritoriale per l’educazione outdoor e ambientale; riqualificazione e valorizzazione del parco dei Campacci e del sentiero 5, attraverso la digitalizzazione dei contenuti culturali fruibili nel parco e lo studio di una nuova segnaletica e realizzazione di buone pratiche ed eventi intorno al tema della sostenibilità e dell’economia circolare».

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