Terni, Fabio Lucioni: sospensione prorogata

Positività al clostebol metabolita dopo Benevento-Torino, la prima sezione del Tribunale nazionale antidoping accoglie l’istanza della Procura: altri 30 giorni di stop

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Ulteriore mese di sospensione. Notizie non buone per il capitano del Benevento – nativo di Terni – Fabio Lucioni, trovato positivo al Clostebol Metabolita dopo Benevento-Torino del 10 settembre 2017: la prima sezione del Tribunale nazionale antidoping di nuovo in azione.

Fabio Lucioni ai tempi della Ternana (foto calcioweb.eu)

IL MEDICO SOCIALE DEL CLUB, WALTER GIORGIONE, FA ‘MEA CULPA’

La comunicazione Martedì mattina la prima sezione del Tna ha infatti comunicato il prolungamento della sospensione cautelare: 30 giorni (il totale sale a 90), in accoglimento dell’istanza della Procura nazionale antidoping. Lo scorso ottobre Walter Giorgione, medico sociale dei sanniti, si era preso le sue responsabilità dichiarando di essere stato lui ad applicare a Lucioni uno spray cicatrizzante contenente il clostebol metabolita. Lucioni, 30 anni compiuti da poco e capitano dei giallorossi, aveva infatti specificato di aver solamente seguito le prescrizioni del medico.

LA COMUNICAZIONE DELLA NATIONAL ANTI DOPING ORGANIZATIONS ITALIA E LA DIFESA DI LUCIONI

Il ternano si era difeso lo scorso 5 ottobre di fronte ad Alberto Cozzella, procuratore capo di Nado Italia. Accompagnato dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, il centrale difensivo aveva ribadito di aver assunto in totale buona fede i farmaci teraupetici indicati dal medico sociale. Una decione arrivata a causa – questo il motivo – del rinvio sul giudizio da parte della Procura antidoping.

 

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