‘Terni film festival’: «Dov’era il sindaco?»

Ecco tutti i numeri dell’edizione 2018, ma il direttore artistico Arnaldo Casali lamenta l’assenza di Latini: «Mai successo prima»

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Oltre 10 mila spettatori, 11 giornate di festival, 64 film proiettati, 3 ambasciate coinvolte, 100 ospiti provenienti da tutto il mondo, 14 rappresentanti di festival internazionali, 2 serate trasmesse da un’emittente nazionale, 10 cineforum per le scuole e collaborazioni con due università (Perugia e Salesiana), una proiezione in carcere, uno spettacolo teatrale, 6 giurie, 25 premi assegnati e 2 ricevuti. Il tutto con poco più di 60 mila euro e uno staff di 30 volontari. Sono i numeri della quattordicesima edizione di ‘Popoli e Religioni – Terni film festival’ organizzato dall’Istess con la collaborazione del Cityplex Politeama, l’associazione San Martino e Laboratorio idea, che si concluderà idealmente sabato 15 dicembre al cinema Trevi di Roma con la consegna dell’Angelo alla carriera alla Fondazione Ente dello Spettacolo nell’ambito della 22°edizione del festival Tertio Millennio, kermesse organizzata dalla stessa fondazione e incentrata, come il Terni film festival, sul dialogo interreligioso.

Festival cinematografici a carattere religioso

Il bilancio dell’edizione 2018, che ha visto intervenire una media di 600 spettatori al giorno per 4.500 presenze totali, a cui si aggiungono i 6.814 spettatori che hanno seguito in festival in diretta Facebook, è stato tracciato giovedì in Curia dal vescovo Giuseppe Piemontese, il direttore del Politeama Michele Castellani e il direttore artistico Arnaldo Casali. Il festival ha ospitato anche il terzo incontro internazionale dei festival cinematografici a carattere religioso, con l’intervento di 14 rappresentanti di festival provenienti da 9 diversi Paesi (Italia, Polonia, Spagna, Slovacchia, Francia, Armenia, Ucraina, Ungheria, Israele e Bangladesh). Il concorso ha visto la proiezione di 23 lungometraggi, 9 documentari e 32 cortometraggi.

Riconoscimenti agli umbri

«L’Europa – ha detto Casali – ha fatto la parte del leone con 39 lavori presentati, di cui 34 italiani, a cui si sono aggiunti i film provenienti da Francia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca e Germania; 11 sono stati i film arrivati all’Asia, 4 da Israele, 2 dall’Iran, e poi Arabia Saudita, Turchia, India, Siria e Iraq; 5 dall’Africa, due egiziani e poi Burkina Faso, Kenya e Nigeria; mentre 5 film sono stati realizzati da immigrati, rifugiati e richiedenti asilo che vivono in Italia. Nonostante la dimensione internazionale, resta forte il legame con il territorio: 6 sono i film presentati prodotti in Umbria, di cui 4 a Terni, e 2 gli artisti umbri premiati. Sei le sezioni in concorso e 6 le giurie, la giuria internazionale presieduta da Jerzy Stuhr, la giuria Signis, la giuria del premio riservato agli immigrati e la giuria della Pontificia Università Salesiana, a cui si sono aggiunti il premio della critica e il premio del pubblico. Il festival ha coinvolto tre ambasciate: quella della Nigeria, quella di Israele e quella della Repubblica Ceca con cui sono stati celebrati i 50 anni della Primavera di Praga».

I premi

La Notte degli angeli ha visto trionfare Alessandro D’Alatri con tre premi vinti da In punta di piedi (Film dell’anno, miglior regia e miglior colonna sonora di Marco Zurzolo), due premi sono andati a Lazzaro felice di Alice Rohrwacher (migliore attore protagonista Adriano Tardiolo e premio della critica), al cortometraggio Apri le labbra di Eleonora Ivone (miglior sceneggiatura di Angelo Longoni e miglior canzone di Sergio Cammariere), alla biografia di Jan Palach (migliore attrice non protagonista a Denisa Baresova e migliori effetti speciali) e La partita di Frank Jerky (premio L’età imperfetta e migliore attore non protagonista ad Alberto Di Stasio); tra gli altri premiati Marina Occhionero per L’età imperfetta, Antonio Braucci per In the name of a God, l’attore nigeriano Wisdom Onoghemhenoser per il corto Meshack mentre la cantautrice Marialuna Cipolla ha ricevuto il premio Gastone Moschin e Terence Hill l’Angelo alla carriera.

La Medaglia del Presidente della Repubblica

Due serate (quella dedicata agli immigrati e le premiazioni) sono state riprese e trasmesse integralmente da Radio Radicale mentre papa Francesco, per la prima volta, ha mandato un messaggio agli organizzatori e ai partecipanti. Molto forte è stata anche la risonanza internazionale che ha avuto questa edizione, con segnalazioni sulla stampa polacca, slovacca, ungherese, francese e olandese. L’Istess ha ricevuto per il festival la Medaglia del Presidente della Repubblica, mentre il direttore artistico è stato insignito del premio ‘Ambasciatore della Libertà’ dalla Città di Breslavia. Il festival ha anche prodotto un cortometraggio: Charlie Chaplin e il Natale del 1977 realizzato da Luca Mannaioli e Aferdita Demiri, scritto da Arnaldo Casali e interpretato da Marzia Ubaldi con le musiche di Emanuele Grigioni, che verrà presentato in occasione del Natale.

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