Terni, fuggiti dopo il pranzo: i carabinieri ritrovano i turisti americani. Che pagano

Lieto fine per la vicenda accaduta venerdì presso la trattoria Lillero di via De Filiis

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Aggiornamento – Lieto fine

Fra la serata di venerdì e la giornata di sabato, tutto è stato risolto. Grazie sicuramente al lavoro condotto dai carabinieri della Compagnia di Terni, che hanno individuato il gruppetto di turisti americani presso una struttura ricettiva del territorio. Lì sono stati poi raggiunti da Alessio, il titolare della trattoria Lilero, che, dopo qualche iniziale titubanza dei giovani stranieri – dettata forse più dalla vergogna e dall’essere stati scoperti che altro – si è visto saldare il dovuto. E la querela è stata ritirata. «Non posso che ringraziare i carabinieri per la rapidità e l’efficienza dimostrata». E anche le intuizioni del giovane ristoratore, si sono dimostrate evidentemente quelle giuste.


Per chi ricorda il film ‘Amici miei’, era il ‘rigatino’ con cui il conte Lello Mascetti (Ugo Tognazzi) se la svignava elegantemente dagli alberghi di lusso senza pagare. Ma lì c’era da ridere, qua no. Stavolta la beffa – le indagini sono in corso – è toccata al noto ristorante ‘Lillero’ di via Anastasio De Filiis, nel cuore di Terni. Venerdì a pranzo nove persone, a quanto pare tutte di nazionalità americana, si sono volatilizzate al momento di pagare un conto che avrebbe superato di poco i 20 euro a testa. Chiara la rabbia, l’amarezza di chi non vuole essere preso in giro: Alessio Avena, il titolare della trattoria.

Il racconto

«Questo gruppo – racconta – è venuto a pranzo nel nostro locale, tre ragazze e sei uomini, tutti sulla trentina. Hanno mangiato, abbiamo anche chiacchierato un po’. Poi al momento di pagare – il conto era di 21 euro a testa quindi poco sopra i 180 euro complessivi – uno di loro lo ha fatto con la carta di credito e gli altri hanno iniziato a raccogliere le quote in contanti. Il tempo di andare in cucina per prendere una cosa, sono tornato in sala e non c’era più nessuno». La prima indicazione di un cliente presente nel locale, dava il gruppetto in fuga a piedi verso corso Vecchio. «In pochi secondi ho preso la bici e mi sono messo a cercarli nelle vie più vicine della zona. Ma non li ho trovati, volatilizzati, spariti. Posso immaginare che due di loro, in effetti usciti dal locale prima degli altri, siano andati a prendere il mezzo o i mezzi che gli hanno consentito di scappare rapidamente. Sta di fatto che la rabbia è tanta».

Le indagini

Il gruppetto – come hanno spiegato alcuni di loro durante il pranzo al personale di ‘Lillero’ – potrebbe essere giunto in Umbria per partecipare ad una cerimonia. Di certo c’è che la denuncia è stata sporta all’Arma dei carabineri e ora le indagini da parte della Compagnia di Terni sono in corso. «Spero non la passino liscia – dice Alessio – non tanto per l’ammanco, quanto per il gesto, la presa in giro». Fra l’altro la gestione festeggia in questi giorni i due anni: «Bel regalo che ci hanno fatto». Telecamere nel ristorante non ci sono – «a questo punto le installerò» dice Alessio – e anche corso Vecchio è purtroppo sguarnito. Ma il lavoro degli inquirenti è iniziato e punta a fare luce sulla ‘bravata’ yankee.

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