Terni: «Galleria ‘Tescino’ fuori posto»

Ivo Pavan, il perito: «Non doveva essere realizzata in quel punto, sotto la discarica»

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di F.T.

Nonostante le eccezioni di inutilizzabilità sollevate dalle difese, la perizia sulla ‘pioggia al cromo’ all’interno della galleria Tescino – svolta con le modalità dell’incidente probatorio nel procedimento avviato dalla Procura sul tunnel – è ufficialmente entrata anche nelle carte del processo sulle discariche Rsu e Tk-Ast di vocabolo Valle. Lo ha deciso il tribunale di Terni nel corso dell’udienza che si è tenuta lunedì pomeriggio.

I periti Ad illustrare in aula i contenuti dell’indagine (in cui si afferma che «la contaminazione riscontrata nelle acque di infiltrazione della galleria Tescino è da ricondurre esclusivamente alla discarica Tk-Ast definita ‘zona A attiva’») è stato il professor Ivo Pavan, incaricato insieme al collega di Mauro Sanna di verificare la composizione e l’origine della ‘piogga’ interna al tunnel.

La deposizione Il perito, oltre ad indicare i criteri di analisi (in primis la composizione delle acque) che hanno portato a ricondurre le infiltrazioni alla soprastante discarica Tk-Ast, ha risposto alle domande delle parti e degli stessi giudici. In particolare il presidente del collegio, Massimo Zanetti, ha chiesto se, valutati tutti gli elementi, era stato a suo giudizio corretto aver ubicato la nuova discarica Tk-Ast proprio in quella zona.

La galleria Sul punto, Ivo Pavan ha affermato che, a suo giudizio, il principale problema – più che dalla discarica – è rappresentato dalla galleria «che non doveva essere realizzata in quel punto, sotto la discarica. Perchè per quanto la si impermeabilizzi – ha detto – il rischio di infiltrazioni inquinanti è comunque tangibile». Sulla questione dell’ampliamento della discarica Tk-Ast, Pavan ha spiegato come a suo giudizio sia stata una scelta «logica dal punto di vista ambientale, utile ad evitare la creazione di un nuovo sito». Al termine della deposizione, il tribunale ha rinviato l’udienza al prossimo 23 giugno.

Nove imputati Il processo relativo alle discariche di vocabolo Valle coinvolge nove persone fra dirigenti ed ex dell’Ast e del comune, tecnici e dirigenti di enti pubblici come l’Arpa e la provincia di Terni. Il rinvio a giudizio risale al maggio del 2012: i nove imputati sono accusati a vario titolo di tutta una serie di irregolarità riguardanti la gestione dei siti e lo smaltimento dei rifiuti. Nel dettaglio, gli addebiti riguardano la gestione della discarica Tk-Ast, la mancanza di interventi di messa in sicurezza, la frana di rifiuti avvenuta nel 2006 nello stesso sito e la mancata comunicazione dell’evento, il deposito non controllato di rifiuti e altre violazioni come l’abuso di ufficio e l’aver rilasciato certificazioni dal contenuto definito ‘fuorviante’.

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