di S.F.
Gestione e uso degli impianti sportivi comunali a Terni, si cambia. O meglio, si aggiorna il quadro generale. C’è il nuovo regolamento che, dopo il confronto previsto giovedì in II commissione, approderà in consiglio comunale per l’approvazione. Focus in particolar modo sulle convenzioni. Nel link sotto il testo completo.
IL NUOVO REGOLAMENTO SUGLI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI (.PDF)
Del tema se ne è parlato brevemente mercoledì mattina in III commissione durante il primo confronto sul nuovo documento unico di programmazione del Comune. Protagonista in tal senso l’assessore allo sport Marco Schenardi, nella circostanza accompagnato dai dirigenti Francesco Saverio Vista-Federico Nannurelli e dal funzionario con elevata qualificazione Gian Luca Diamanti, quest’ultimo per le politiche giovanili. «Era carente il Comune – ha spiegato Vista -, ora c’è un testo più completo e moderno». Sarà utile per le nuove convenzioni: «Più rispettose delle normative nazionali e regionali», ha sottolineato.
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Su questo tema ci ha pensato Elena Proietti Trotti (FdI) a chiedere un paio di delucidazioni a Schenardi. In particolar modo sul palazzetto Di Vittorio: «Avete intenzione di darlo in gestione?». D’altronde della vicenda se ne parlava anche quando a palazzo Spada era assessore proprio l’ex arbitro. «Dove sarà possibile daremo in affidamento – la risposta dell’ex Ternana -, abbiamo pochi custodi. C’è chi deve smaltire ferie e altro, potremo trovarci in difficoltà. E c’è chi va in pensione. Inoltre nel 2025 finiranno i lavori al camposcuola e dovremo decidere cosa fare». Da parte dell’assessore anche un riferimento al prossimo torneo estivo giovanile calcistico: invitate Manchester City, Psv Eindhoven e Olympique Marsiglia oltre al Real Madrid, quest’ultimo già presente quest’anno. Vedremo chi accetterà.
OTTOBRE 2023, IL NODO TARIFFE PER GLI IMPIANTI SPORTIVI
Tornando al nuovo regolamento – a firmare il documento sono Schenardi, Vista e il responsabile unico del procedimento, il funzionario con elevata qualificazione Fausto Ottaviani – la gestione degli impianti riguarda sia la forma diretta che indiretta. L’articolo 8 è sulle tariffe: «Nella determinazione, il Comune deve tenere conto del livello dei singoli impianti, del costo di gestione dell’impianto, delle tipologie di utilizzo da parte degli utenti e delle agevolazioni volte a favorire l’agonismo, l’attività motoria delle scuole, l’accesso dei giovani e dei soggetti svantaggiati». La concessione? La durata potrà essere da 5 a 9 anni per le strutture con o senza rilevanza economica. L’approvazione del regolamento comporterà la contestuale abrogazione dello schema di convenzione tipo del dicembre 2015.
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Bene, ma per le convenzioni pluriennali attive? Restano in vigore. Tuttavia alle stesse «potrà, comunque, essere applicato quanto previsto all’articolo 19, comma 5, del presente regolamento». Ovvero? «Il Comune può revocare le concessioni in gestione degli impianti sportivi, senza alcuna pretesa di rivalsa nei confronti dell’amministrazione comunale» per tre motivi. Mutamento delle situazioni di fatto, sopravvenuti motivi di interesse pubblico e nuova valutazione dell’interesse pubblico. Infine una specifica: «Le concessioni in essere alla data di approvazione del regolamento che abbiano una scadenza entro i sei mesi successivi, sono automaticamente prorogate per il tempo necessario ad effettuare le nuove procedure di concessione sulla base del presente Regolamento, e comunque per non più di 12 mesi». Per la gestione a titolo oneroso si applica il codice degli appalti 2023, mentre per quelle a titolo gratuito no. Confronto in arrivo.
Capitolo manutenzione. L’ordinaria è a carico del concessionario «compresi i materiali, i manufatti, le recinzioni ed ogni altra attrezzatura connessa con la gestione dello stesso». Il Comune si prende quelle straordinarie, «purché non derivanti da una mancata o inadeguata attuazione degli interventi di manutenzione ordinaria
da parte del concessionario». Confronto in arrivo.