Terni, pala Di Vittorio non accatastato. Pressing per il bando

Lavori migliorativi del bando ‘sport e periferie’ conclusi da mesi, ma iter ancora bloccato. Pasculli sollecita, la Proietti: «Siamo in attesa del nuovo accatastamento»

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di S.F.

Il pala Di Vittorio, lo stato della struttura dopo i lavori di riqualificazione legati al bando ‘sport e periferie’ 2016 e soprattutto i tempi per il bando di gestione. Dell’impianto ternano se ne è parlato martedì pomeriggio durante il question time con il sollecito del capogruppo M5S Federico Pasculli – con tanto di punzecchiatura in riferimento al caos Piscine dello Stadio – nei confronti dell’assessore allo sport Elena Proietti: c’è un problema di accatastamento dello stabile come puntualizzato dalla 34enne ex arbitro. Questione che, come noto da anni, riguarda anche il ‘Libero Liberati’.

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Il ritardo e l’accatastamento

L’esponente pentastellato ha fatto presente che è già trascorso un anno da quell’atto di giunta: «Furono deliberate le direttive per l’avvio di una nuova procedura per l’affidamento da una durata minima di dieci anni. Nella struttura ci piove quando ci sono precipitazioni intense ed è l’unico palazzetto regolamentare. Perché del bando non c’è traccia? E qual è lo stato di agibilità?». Dal gennaio 2021 a quello attuale, la struttura è ancora da affidare: «Sono arrivati i fondi per ‘sport e periferie’ 2016 per il palazzetto e si sono sbloccati i lavori. Secondo noi – la replica della Proietti – non era consono andare a fare un bando con le opere in corso. Tra l’altro stiamo attendendo che venga fatto il nuovo accatastamento: come tante altre strutture del Comune non sono state mai accatastate, anche lo stadio». A questo punto l’assessore ha letto uno stralcio della relazione tecnica datata 2 luglio 2021: «L’immobile è stato oggetto negli anni solo di manutenzione ordinarie e necessità quella straordinaria. Ovvero rifacimento manto copertura, spogliatoi e servizi atleti, locali e servizi al pubblico, manto di gioco, tinteggiature e verniciature interne/esterne». Il tutto per centinaia di migliaia di euro. Che non ci sono.

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I lavori e il bando

In tal senso la titolare dello sport del Comune ha fatto presente che per la copertura «si potrebbe optare per interventi di riparazione mirati dove ci sono problemi di infiltrazione (circa 50 mila euro il costo). Il 4 novembre scorso sono stati affidati lavori urgenti manutenzione ordinaria (12 mila euro) per le infiltrazioni meteoriche e la pulizia della copertura: c’è stato il malfunzionamento sistema di deflusso e la percolazione nei locali interni. Per la pavimentazione interna si è intervenuti con gli ultimi soldi che l’ufficio sport aveva». In tutto ciò i lavori di riqualificazione del bando ‘sport e periferie’ 2016 sono terminati il 15 ottobre ed il certificato di collaudo è stato firmato undici giorni dopo: «L’interesse è che ora il palazzetto venga affidato a terzi». L’iter deve ancora partire: «L’auspicio – la risposta di Pasculli – è che a brevissimo ci sia l’affidamento, è uno delle poche strutture ‘abilitate’». Magari senza far trascorrere un altro anno.

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