Terni, Capodanno e Ast «Piazze scarsamente adeguate per evento»

In III° commissione confronto anche sulla location per l’evento rinviato al 2021: «Perché l’acciaieria? A settembre fu effettuato sopralluogo in città. ‘No’ per logistica e spazi»

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Non solo il rinvio del Capodanno in Ast, i dubbi sull’evento 2021 e il destino dei 150 mila euro della fondazione Carit Teni. In occasione della III° commissione consiliare di venerdì pomeriggio è emersa un’altra questione in merito alla ‘procedura’ di scelta dell’Ast – bocciata da alcuni consiglieri di minoranza – come location: a tirarla fuori è stato il vicesindaco e assessore alla cultura Andrea Giuli. Il riferimento è al centro cittadino e la capacità di ospitare eventi di questa portata.

NIENTE CAPODANNO IN AST: RINVIO AL 2021

La ThyssenKrupp Ast

Il sopralluogo, il giudizio negativo e piazza Tienanmen

In pressing per capire il perché della scelta Ast per ospitare ‘L’anno che verrà’ ed il ruolo del Comune Luca Simonetti del M5S e Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Un’opportunità –  la ricostruzione di Giuli – che questa estate la Regione Umbria e la Rai hanno proposto all’amministrazione. Eravamo in ballottaggio con Perugia, Salerno e Bolzano. Abbiamo ritenuto di dover aderire a questa possibilità e nel mese di settembre è stato fatto un sopralluogo con troupe e dirigenti della Rai per visionare le piazze della città: in quel momento sono state ritenute scarsamente adeguate da un punto di vista della logistica e degli spazi». Da quindi il via libera per l’Ast: «Tra l’altro, con il senno di poi, anche se avessimo avuto piazza Tienanmen non sarebbe stata possibile qualsiasi trasmissione della Rai».

Il vicesindaco Giuli in Ast con il consigliere Filipponi (foto archivio)

La critica

Simonetti ha preso la palla al balzo: «Rivedete il prossimo piano triennale delle opere pubbliche. Vanno presi provvedimenti quanto prima per il fatto di non avere una piazza dove ospitare un evento. Non contestiamo il Capodanno Rai a Terni, anzi, facciamo i complimenti per chi ha ottenuto il risultato. Resta la perplessità sulla location: non riesco a credere che non ci fossero altre soluzioni. Quanto sarà il tempo dedicato a far conoscere il territorio della nostra città? Rimarrà rimarcata l’identità di Terni come città industriale. Diciamo sempre che c’è bisogno di un’altra identità e andare oltre l’Ast, ma non riusciamo a tagliare questo ‘cordone ombelicale’». Anche Gentiletti ha voluto approfondire la questione: «L’ironia di Giuli è sempre piacevole. Nessuno pensa che con piazza Tienanmen sarebbe stato diverso. Il Comune di Terni ha preso atto di una decisione della Regione Umbria e della Rai. Un altro ruolo a livello politico non sembra l’abbia avuto, si prendono i fondi e si fa ciò che viene chiesto».

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