di S.F.
Il Comune di Terni e il Tribunale amministrativo regionale, altro giro. Giovedì 31 ottobre c’è chi ha depositato un atto al Tar che, da quanto appreso, riguarda una recente vicenda discussa in consiglio comunale.
GIUGNO 2024, L’ILLECITO PERMANENTE COSTA AL COMUNE 234 MILA EURO
GIUGNO 2022, LA BATTAGLIA TRA IL COMUNE E AGRIND PER VIA DEL MAGLIO

È stato impugnato un decreto del Comune riguardante l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’ente di una porzione di terreno ai sensi e per gli effetti dell’articolo 42 bis del dpr 327/2001. Vale a dire il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità: si parla nella fattispecie di utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico. «Valutati gli interessi in conflitto, l’autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico, modificato in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, può disporre che esso sia acquisito, non retroattivamente, al suo patrimonio indisponibile e che al proprietario sia corrisposto un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, quest’ultimo forfetariamente liquidato nella misura del dieci per cento del valore venale del bene», si legge al comma 1.
18 MARZO 2019, L’OSL ‘TAGLIA’ LA AGRIND EXPORT
Il ricorso – condizionale d’obbligo – dovrebbe riguardare l’incredibile vicenda del terreno in via del Maglio che, al Comune di Terni, è costato un debito fuori bilancio di ben 234 mila euro. Motivo? Nessun decreto d’esproprio già dal 1999 e, proprio nel 2024, il via libera all’acquisizione sanante dell’illecito permanente per una cifra di 215.253 euro alla Agrind Export srl di Roma. Vedremo gli sviluppi. La partita è ‘calda’ da un bel po’ di tempo. In particolar modo il mirino è sull’indennità di occupazione illegittima.
Terni, illecito permanente Comune: debito fuori bilancio da 234 mila euro