L’occasione per fare il punto l’ha offerta la tavola rotonda ‘Umbria e imprenditorialità: giovani, start-up e formazione’, che si è s alta lunedì mattina alla Camera di commercio di Terni e che ha visto i rappresentanti di istituzioni, scuola, impresa e territorio confrontarsi sul panorama dell’imprenditoria nel Centro Italia, con un approfondimento sul ruolo di giovani e formazione nello sviluppo della libera iniziativa. Ma il quadro non è incoraggiante.
Imprese in calo «Dal 2010 fino al 2015 – spiega il presidente della Camera di Commercio di Terni, Giuseppe Flamini – abbiamo assistito ad un ridimensionamento del numero delle unità locali attive (da 23.620 del 2010 a 23.588 di fine 2015). La crisi del sistema imprenditoriale locale ha interessato tutti i comparti ma si è dimostrata particolarmente severa nei settori trainanti della nostra economia come il manifatturiero, le costruzioni e il commercio».
I DATI DIFFUSI DALLA CAMERA DI COMMERCIO
L’occupazione I primi sei mesi del 2016, poi, «hanno fatto registrare una leggera inversione di tendenza, con un incremento di circa 100 unità locali», ma «i dati del 2015 diffusi dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) collocano il nostro territorio provinciale in una posizione di forte difficoltà» e quelli – recenti – dell’Inps ancora di più.
I giovani La dinamica peggiore, spiega Flamini, «riguarda il tasso di disoccupazione giovanile che nel 2015 ha raggiunto il 53,1% contro il 50,9% del 2014 e il 38,5% del 2013 con un incremento di quasi il 15% in 2 anni, e ben oltre il 38,7% della media regionale e il 40,3% della media nazionale. In sostanza, nella nostra provincia più della metà dei giovani risultano disoccupati».
Le startup In un recente approfondimento sull’imprenditoria giovanile, dice ancora il presidente della Camera di commercio di Terni, «abbiamo rilevato che le imprese ternane guidate da un giovane sono il 9,5% del totale, un dato di oltre un punto percentuale superiore a quello del capoluogo umbro (8,3%) e vicino alla media nazionale che è del 9,6%. Terni occupa cosi il 40esimo posto nella graduatoria delle 105 province italiane per incidenza delle imprese giovani sul totale imprese. A livello regionale anche il dato congiunturale è piuttosto confortante visto che l’andamento delle iscrizioni nel secondo trimestre del 2016 evidenzia tra le nuove nate il 31,4% di imprese ‘under 35’, il dato delle cessazioni che nello stesso periodo ha raggiunto quota 16,7%. I giovani stanno cominciando a capire che per reagire alla crisi l’opportunità devono costruirsela da soli e anche nel nostro territorio sta iniziando a fiorire il fenomeno delle startup innovative, che nella provincia di Terni stanno crescendo con un ritmo piuttosto elevato, infatti quelle attuali sono, l’aggiornamento è al 19 settembre, 26 mentre quelle attive a maggio 2016 raggiungevano appena le 16 unità».