Terni, illuminazione pubblica da Asm ad Engie: stop in consiglio

Confronto tra il sindaco Bandecchi e una delegazione di sindacati/lavoratori: interlocuzione definita positiva e ‘sospensione’

Condividi questo articolo su

di S.F.

Ventinove favorevoli su ventinove e punto rinviato. Niente approvazione mercoledì mattina in consiglio comunale a Terni sul nuovo metodo di affidamento dell’illuminazione pubblica: il passaggio da Asm – attiva su questo fronte dal 1964 – ad Engie grazie all’adesione Consip (che coinvolge anche Hera) di palazzo Spada per ora va in stand-by, se ne riparlerà più avanti. L’esito positivo del confronto è stato comunicato dalla presidente Sara Francescangeli dopo poco più di dieci minuti di audizione in conferenza di capigruppo. Presente anche il sindaco Stefano Bandecchi, out il vice Riccardo Corridore (di mezzo c’è l’assemblea Sii). Curiosità: le bandiere/striscioni portate portate dalle organizzazioni sindacali sono rimaste fuori dall’aula consiliare. Da ricordare che l’operazione prevede il via libera ad Engie dal 2024 al 2032 per un esborso complessivo da poco più di 23 milioni di euro e l’investimento per la riqualificazione del sistema.

UNA VICENDA CHE ‘SCALDA’: LE REAZIONI
23 NOVEMBRE, IL CONFRONTO IN I COMMISSIONE. SI MUOVONO I SINDACATI
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE DA 23 MILIONI CHE VUOLE IL COMUNE

Il consiglio odierno

Il consiglio odierno

Il confronto

Striscioni e bandiere fuori dall’aula consiliare

Striscioni e bandiere fuori dall’aula consiliare

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli