Circa 250 persone hanno festeggiato il Natale nella parrocchia di Santa Croce, in via Cavour a Terni, dando a questa festa il volto familiare e amichevole di una comunità dai mille colori.
In un tempo fortemente segnato dai conflitti armati e dall’innalzamento di barriere e steccati, la Chiesa costruisce nella città di Terni spazi liberati nei quali si afferma con i fatti che è bello stare insieme, in tanti, di nazionalità, culture e religioni diverse. Le tradizionali portate natalizie, offerte dai ristoratori del centro di Terni, hanno rallegrato le tavolate che hanno riempito tutti gli spazi della parrocchia di Santa Croce, a partire dalla chiesa e gli altri locali adiacenti.
Tanti i bambini: africani, bengalesi, indiani, peruviani, a fianco di anziani soli e giovani studenti della scuola di lingua e cultura italiana che quattro giorni a settimana, in quegli stessi ambienti, imparano la lingua. Gli imam delle due moschee di Terni hanno partecipato alla festa, mentre molti dei membri delle loro comunità fraternizzavano con il gruppo dei senza dimora che in queste giornate dal clima particolarmente rigido hanno trovato un riparo in alcune tende donate dalla comunità parrocchiale di Santa Croce.
Un’allegra confusione di lingue e di volti che ha trovato la sintesi nelle parole pronunciate da papa Francesco anni fa, in un’analoga situazione: «Chi aiuta, si confonde con chi è aiutato, in una tensione che diviene un abbraccio. E il protagonista è l’abbraccio».
Uno degli studenti venuto dalla Tunisia ha lasciato un messaggio particolarmente significativo: «Sono onorato di accettare il vostro invito e di condividere con voi questa occasione speciale, che incarna i valori della pace e della fratellanza. Essendo musulmano, vorrei sottolineare il profondo rispetto che nutro per la religione cristiana. Entrambe le fedi promuovono l’amore, la tolleranza e la generosità, e onorano la figura di Gesù Cristo come messaggero di pace e amore. Il mio interesse nel partecipare a questa celebrazione nasce dalla convinzione che la convivenza e il dialogo tra le religioni siano fondamentali per costruire una società pacifica e armoniosa. È un’occasione per riflettere sui valori universali del sacrificio, della speranza e della condivisione che esso rappresenta. Vi ringrazio nuovamente per questa splendida iniziativa che promuove l’unità e la comprensione reciproca. Ho atteso con gioia di partecipare a questa celebrazione e di scoprire l’atmosfera speciale che accompagna il Natale qui in Italia».