«Terni in grave crisi, serve sforzo comune»

L’appello di Confartigianato: «Tante ombre sulla situazione economica, basta slogan ma unità d’intenti»

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di Confartigianato Imprese Terni

Confartigianato Terni lancia l’allarme per il fatto che i dati reali dell’economia locale evidenziano un quadro estremamente preoccupante per la progressiva accumulazione di ritardi nei confronti dei trend nazionali ed europei. Lo studio allegato (elaborazioni Ufficio studi Confartigianato su dati Istat, Banca d’Italia, Mef-Siope, Regione Umbria, Comune di Terni, Unioncamere-Infocamere) evidenzia un quadro di (poche) luci e (tante) ombre. Le dinamiche del tutto insoddisfacenti del Pil pro capite regionale, in periodi che in altri territori hanno segnato la ripresa economica, non possono essere sottovalutate. La persistenza della connessa crisi dei consumi, il peggioramento del credito alle piccole imprese, il ristagno dell’occupazione molto lontana dal dato già non esaltante della media nazionale, definiscono un contesto per l’area di Terni di grande difficoltà, solo marginalmente mitigato dal miglioramento delle presenze turistiche nel periodo esaminato.

TERRITORIO IN CRISI – L’ANALISI ECONOMICA DI CONFARTIGIANATO TERNI (SCARICA)

Colmare i ritardi non sarà facile e Terni deve fare da subito uno sforzo eccezionale, occorrono alti livelli di coesione sociale, il rispetto dei ruoli reciproci e una ridefinizione verso l’alto dei livelli di efficacia e qualità delle politiche di promozione, mentre i dati descrivono una comunità ternana alle prese con una diffusa sfiducia nel futuro e una crisi demografica profonda. Non c’è più il tempo per ‘scherzare’ o attardarsi in slogan e polemiche di piccolo livello. Prima poteva anche essere tollerato appellarsi genericamente a ‘un progetto di marketing collettivo’ o alla ‘comunicazione come elemento fondamentale’. Oggi invece occorre rendersi conto che il territorio ha seri problemi su un livello ben più profondo che sono gli andamenti demografici e lo sviluppo economico. Non si fa un buon servizio alle imprese, in particolare a quelle del commercio e dell’artigianato del centro città, lanciando slogan di fronte ai loro problemi reali. Naturalmente miglioramenti della comunicazione, sono opportuni e condivisibili, ma non sarà la comunicazione a risolvere il problema della contrazione dei ricavi delle imprese che discende dalla crisi dei consumi, dalla crisi demografica, dall’emigrazione dei nostri giovani, dai nodi infrastrutturali irrisolti e dalla connessa perdita di competitività e di vivibilità del territorio. Medesimo discorso può essere fatto per gli interventi sulla Ztl e perfino su quelli sul decoro urbano.

È increscioso e non dovrebbe essere necessario dover richiamare tutti al rispetto dei ruoli. Tale concetto ha due significati: rispettare le competenze altrui e anche impegnarsi a svolgere nel miglior modo possibile le proprie. Per questo Confartigianato Terni fa tradizionalmente la sua parte, evitando gli slogan e formulando proposte concrete, organiche e responsabili, spesso contenute in documenti di ampio respiro e programmi operativi (per tutti si ricordano i programmi di rilancio della residenzialità di alcuni anni fa, e il recente pacchetto delle 70 proposte per la città, la gran parte delle quali facilmente realizzabili con basso impiego di risorse, quali ad esempio la trasformazione del parcheggio di largo Cairoli, oggi impropriamente utilizzato come lunga sosta, in parcheggio ‘strisce blu’ a supporto dell’accessibilità del centro città e delle imprese commerciali e artigianali).
Per questo, nel pieno rispetto e nella promozione del più ampio confronto con tutti i soggetti, esistono i tavoli istituzionali con la partecipazione degli enti locali e di quei soggetti che hanno la rappresentanza secondo le norme di legge. Mentre è del tutto ammissibile, anzi è un positivo arricchimento della dialettica cittadina, che libere associazioni si impegnino in battaglie di loro esclusiva scelta, anche, se vogliono, settoriali e di nicchia, o comunque che non debbano tenere sufficientemente conto della complessità dei problemi economici e delle politiche di intervento; è, al contrario, del tutto demoralizzante che una associazione di categoria invece di apportare un proprio organico e ragionato contributo, sembri scegliere la facile strada degli slogan, delle posizioni tattiche e delle piccole polemiche.

Per tutti questi motivi appare importante anche non fare l’errore, nei rapporti inter istituzionali, di dare l’impressione di non riconoscere e supportare gli sforzi nella giusta direzione: Confartigianato apprezza e promuove le buone pratiche che si stanno evidenziando negli ultimi tempi (tavoli di coordinamento tra enti locali, associazioni di categoria, Camera di commercio e Fondazione Carit) che devono avere continuazione e stabilità proprio per portare frutti a livello strategico e nel lungo periodo, come il marchio Terre di San Valentino che è il primo positivo passo di un lungo percorso futuro ancora da fare. A questo proposito giova rilevare che questo tavolo ha già formalizzato un ‘piano di marketing’ condiviso da tutti, che sta passando alla fase operativa e che in caso di proposte concrete può essere utilmente ampliato e completato, ma anche rispetto al quale è importante non correre il rischio di creare inutili rallentamenti. Analogamente è positiva l’attenzione alla politica delle infrastrutture e il tentativo di rilancio delle soluzioni ai nodi pluriennali che si evidenziano sul territorio da parte del Comune di Terni, positivo è il sistema degli incentivi destinati all’area di crisi complessa, per i quali, proprio perché sono attese a breve le ricadute, appare opportuno ampliare e affiancare gli interventi con maggiori misure destinate appositamente a supportare anche i settori quali il commercio, il turismo e i servizi alle imprese che ne sono esclusi o toccati solo marginalmente, soprattutto per quanto riguarda le piccole imprese.

In questo senso abbiamo condotto un positivo confronto con la Regione in favore di incentivi specifici per il commercio, e auspichiamo che il relativo bando sia di prossima emissione. Il punto è che in un quadro di grande scarsità di risorse, la coesione sociale e la collaborazione interistituzionale sono indispensabili per imprimere la svolta che è urgente e necessaria per il nostro territorio, ma si possono ottenere solo con grande chiarezza di idee, responsabilità, rispetto dei ruoli, contributo di proposte e concretezza. Confartigianato Terni, come è tradizione, intende continuare nel proprio impegno, rispettando nel miglior modo che ci è possibile questi canoni.

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