Terni, in ospedale c’è un robot ‘chirurgo’

È stato utilizzato in un intervento di cistectomia radicale nella donna senza incisione

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Un robot in sala operatoria. È avvenuto all’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni: nella prima settimana di febbraio l’équipe di chirurgia urologica mininvasiva diretta dal professor Ettore Mearini ha eseguito il terzo intervento di cistectomia radicale nella donna senza incisione. Si tratta di una tecnica mininvasiva interamente intracorporea effettuata con l’impiego del robot.

Questa tecnica mininvasiva prevede di rimuovere la vescica e i linfonodi coinvolti dal tumore utilizzando la cavità vaginale senza effettuare incisioni cutanee. Nei tre casi consecutivi praticati, dopo la cistectomia radicale il professor Mearini ha eseguito due ricostruzioni della neovescica con minzione per vie naturali e una derivazione urinaria esterna.

Il professor Ettore Mearini

Il professor Ettore Mearini

L’intervento «Si tratta di un intervento particolarmente demolitivo che normalmente viene svolto con la chirurgia a cielo aperto e che – spiega il professor Mearini – alcuni centri svolgono nella parte demolitiva con la tecnica laparoscopica o robotica ed in quella ricostruttiva con la chirurgia tradizionale. L’applicazione della tecnica robotica sia nella fase demolitiva che ricostruttiva integralmente intracorporea (senza incisioni cutanee) trova la sua massima espressione nel sesso femminile che utilizza il canale vaginale per la sua estrazione, mentre nell’uomo – chiude il professor Mearini – è indispensabile una piccola incisione per estrarre l’organo ammalato».

Professionalità, tecnologia e ricerca Il direttore generale dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ spiega che si tratta di un «un’ulteriore dimostrazione di come l’alta professionalità unitamente alla tecnologia e alla ricerca siano alla base della costante crescita di questa azienda, per garantire una sempre maggiore qualità delle prestazioni sanitarie e in particolare – aggiunge Casciari – delle attività chirurgiche ad alta specializzazione come la chirurgia urologica mininvasiva e robotica, che è uno dei fiore all’occhiello del ‘Santa Maria’»

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