Allineamento della linea di arresto rispetto a quella di tracciamento per i posteggi auto ed impianto semaforico. Queste le due soluzioni prospettate dall’assessore alla viabilità Giovanna Scarcia per l’alto numero di incidenti all’incrocio tra via Piave e viale Brenta, a Città Giardino: l’argomento è stato al centro dell’attenzione del question time di giovedì mattina.
L’alto tasso di incidenti
A chiedere delucidazioni su possibili iniziative per risolvere il problema incidenti in zona: «C’è una significativa incidenza – l’interrogazione di Michele Rossi di Terni Civica – di sinistri stradali, pochi giorni fa l’ultimo. Da sempre l’incrocio risulta pericoloso e serve intervenire, magari con una ‘zona 30’ o la riqualificazione della segnaletica. Cosa state studiando in merito?». Martedì la Scarcia ha effettuato un sopralluogo con i tecnici del Comune per capire la dinamica dei sinitri e le soluzioni prospettate sono due.
Terni, sull’incrocio più pericoloso il cartello di stop è in cielo
Le idee
«Sì – la risposta della Scarcia -, l’incrocio ha un’importante statistica di tamponamenti, ultimamente forse intensificati dalla presenza di un cantiere. L’occupazione di suolo pubblico autorizzata è relativo ai ponteggi e prevede prescrizioni specifiche per la collocazione ad altezza superiore a 5,10 metri (come indica il Codice della strada) del segnale di stop: è stata effettivamente fatta a settembre, ora è corretta e idonea. Con il sopralluogo ci siamo accorti che, chi arriva da viale Brenta, tende a sporgersi molto perché evidentemente la visibilità non è ottima come in via Piave. La soluzione tecnica ipotizzata è di avanzare di circa due metri il segnale orizzontale di stop in modo da allineare la linea di arrestato rispetto a quella di tracciamento dei posti auto che sono su via Piave. Stesso discorso per quando verrà installato l’impianto semaforico a chiamata per la pista ciclabile, farà da deterrente per la velocità. Speriamo che si riesca a fare il più velocemente possibile». Soddisfatto Rossi, con nuovo input: «Si deve considerare la ‘zona 30’, la viabilità su via Piave è troppo veloce».