di Fra.Tor.
«Cinquant’anni. Mica pizza e fichi». Festeggiare le nozze d’oro con il diploma, tutti, o quasi, presenti, insieme a due insegnanti che li hanno letteralmente forgiati, è qualcosa che non si dimentica. E se quel ritorno avviene nella stessa scuola che li ha visti adolescenti, l’emozione è doppia.
Sabato mattina, i diplomati della quinta C elettronici (5CT) dell’allora Itis di Terni, oggi Itt ‘Allievi-Sangallo’, si sono ritrovati proprio lì, dove tutto è cominciato. Era il 1975 quando conseguirono il titolo di ‘Perito industriale e capotecnico’, come si chiamava allora. Cinquant’anni dopo, sono tornati in quella scuola che forse qualche volta hanno persino maledetto, ma alla quale riconoscono, senza dubbio, di dover molto. Uno di loro, visibilmente emozionato, ha raccontato: «Questa non è solo una giornata nostalgica. Quegli anni passati insieme ci hanno insegnato tanto, non solo tra i banchi. Molti di noi passavano insieme anche il tempo libero. È stato un periodo fondamentale di crescita personale, che ha avuto un impatto decisivo nelle scelte e nei percorsi che poi ciascuno ha intrapreso nella vita».
Il gruppo si è dato appuntamento nel piazzale della scuola, per poi intraprendere un piccolo tour guidato dal dirigente scolastico Cinzia Fabrizi, accompagnata da due ‘maestri’ storici: Giocondo Talamonti e Giulio Biancifiori, che all’epoca avevano contribuito in modo incisivo alla loro formazione. La visita si è trasformata in un vero e proprio tuffo nel passato e nel presente dell’istituto, culminando con una piccola cerimonia nella sala intitolata a Diego Tripepi, all’epoca vicepreside e poi preside dell’istituto. Un momento toccante, che ha restituito senso e profondità a una ricorrenza apparentemente scolastica, ma in realtà carica di significati umani.
E poi, naturalmente, il pranzo tutti insieme, per raccontare e raccontarsi. Per rivivere gli aneddoti, le risate, le esperienze condivise. Per scoprire chi ha fatto cosa, chi è rimasto nei dintorni, chi è andato lontano, chi ha cambiato strada mille volte e chi, invece, no. Forse, tra una battuta e un brindisi, qualche lacrimuccia è scappata. Ma si sa, cinquant’anni passano, ma certi legami restano scolpiti.
LE FOTO DELLA MATTINATA A SCUOLA