Scuola a Terni, Itt: ‘debutto’ con novità

All’Itt è stata presentata dalla Fabrizi: «Non ci sarà più un’aula dedicata ad ogni classe, ma sarà la classe che in base alla materia trattata si sposterà nell’aula dedicata»

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Aule laboratorio disciplinari. Si chiamano così ed è la novità di rilievo – è scattato stamane l’anno scolastico – all’Istituto tecnico-tecnologico ‘Allievi-Sangallo’ di Terni. In sintesi, come spiega la dirigente Cinzia Fabrizi, «Non ci sarà più un’aula dedicata ad ogni classe, ma sarà la classe che in base alla materia trattata, si sposterà nell’aula dedicata a quella materia». La presentazione, rivolta ai genitori delle classi prime, proprio in occasione dell’apertura mercoledì mattina.

 

La spiegazione e la tradizione anglosassone

Per l’occasione all’Allievi-Sangallo’ c’era anche il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Giancarlo Cencetti: «La configurazione – sottolinea la Fabrizi – tradizionale delle aule, secondo la quale a ogni classe è attribuito uno spazio-aula in cui gli studenti vivono la maggior parte del tempo scuola mentre i docenti girano da una classe all’altra, è stata trasformata per lasciare il posto alle Aule laboratorio disciplinari. Si tratta di una modalità organizzativa innovativa, proposta dal movimento ‘Avanguardie Educative’, a cui l’Itt ha aderito, che è stata già sperimentata in altre scuole italiane oltre che nella tradizione anglosassone».

Personalizzazione e socializzazione

L’incontro con i genitori

Cosa comporta il cambio? «In questa nuova visione – aggiunge la Fabrizi, che ha dato delucidazioni sulla novità nella sala collegio docenti ‘Diego Tripepi’ – le aule sono assegnate in funzione delle discipline e sono dunque riprogettate e allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa. Il docente non ha più a disposizione un ambiente indifferenziato da condividere con i colleghi di altre materie, ma può personalizzare il proprio spazio di lavoro adeguandolo a una didattica attiva di tipo laboratoriale, predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazioni, device tecnologici, software, ecc. Non si tratta solo di una modalità organizzativa: l’adozione delle aule laboratorio disciplinari avrà un impatto anche sulla didattica accentuando la dimensione laboratoriale che da sempre caratterizza l’istituto tecnico. Lo spostamento degli studenti da un’aula all’altra potrà essere un’occasione di socializzazione, aumenterà il senso di responsabilità degli studenti e potrà consentire loro di fare una ‘pausa’ tra un’ora e l’altra in modo da iniziare con maggiore concentrazione la lezione successiva».

Cosa c’è nelle aule. Metodologia Byod (Bring your own device)

Giancarlo Cencetti

Il dirigente scolastico dell’istituto mette in evidenza che in «tutte le aule e tutti i laboratori sono stati dotati di pc e di una Lim o di un videoproiettore o, nelle aule di nuovo allestimento, di un monitor Tv. Presso ogni aula ci sono degli armadi per il materiale didattico a disposizione dei docenti. Per i docenti dell’Itt sono state organizzate specifiche azioni formative per poter sfruttare pienamente i vantaggi dei nuovi ambienti di apprendimento. C’è anche un’altra novità: quattro classi dell’istituto, tre classi prime e una classe terza, sperimenteranno la metodologia Byond (Bring your own device): ogni studente avrà un proprio device personale che utilizzerà durante tutte le ore di lezione. Gli studenti delle prime avranno un Ipad e quindi utilizzeranno il supporto software e hardware della Apple Educational, mentre gli studenti della terza informativa avranno un pc portatile più adeguato al percorso specialistico che li aspetta. Non si può chiedere – conclude – agli studenti di rifiutare le novità, di vivere rimpiangendo i tempi che furono, si può invece cercare di aiutarli a conoscere i linguaggi multimediali e le tecnologie innovative in modo da renderli capaci di usare gli strumenti digitali con consapevolezza e spirito critico, imparando anche a ‘disconnettersi’ quando è necessario».

Cencetti: «La scuola resta un baluardo della formazione e della crescita sociale»

Cinzia Fabrizi

«La situazione – ha sottolineato il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale – è tranquilla perché l’ufficio scolastico è stato coinvolto nelle attività di nomine e di cura di ciò che è l’inserimento dei nuovi docenti. In sostanza resta aperta la questione delle nomine dei docenti di sostegno, poi c’è qualche difficoltà sul personale di natura amministrativa: siamo in attesa del nuovo concorso che dovrebbe assegnare altri professionisti che vanno a coprire i ruoli dell’amministrazione. In molte scuole sono assenti o precarie. Auguro a tutti il massimo raggiungimento degli obiettivi educativi e culturali: la scuola resta un baluardo della formazione e della crescita sociale. Questo paese – conclude – ne ha ancora tanto bisogno».

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