Terni, bar Campacci: c’è l’aggiudicazione

‘Tormentata’ asta per la struttura di Marmore. Sei le offerte: alla fine la spunta la società Alis. Si era ‘persa’ una busta con tanto di dichiarazione di annullamento

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di S.F.

Aggiudicazione provvisoria con unico incanto alla società cooperativa Alis. Si chiude così la tormentata mattinata in Comune per l’asta pubblica riguardante l’affidamento in concessione del bar ai Campacci di Marmore. La base d’asta era fissata a 3.900 l’anno, il via libera con un’offerta di 12.602 euro. In sei si sono fatti avanti: di mezzo un primo rinvio dalle 9.30 alle 10.30 e la comunicazione – poi rientrata – dell’annullamento della procedura. Si era ‘persa’ una delle buste.

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La consegna della busta mancante. Poi si procederà

L’annullamento ed il ‘rientro’

Passo indietro. Alle 9.30 viene comunicato che l’apertura slitta di un’ora – nel contempo si va avanti con le altre in programma, come ad esempio l’ex scuola di Piediluco – perché si sta cercando un qualcosa legato all’iter. Tutti fuori, poi l’attesa per il rientro che avverrà solo alle 10.50 circa. A questo punto la frase che nessuno si aspetta: «Si procede all’annullamento dell’intera procedura, verrà di nuovo pubblicato il bando». Gelo. Motivo: in sostanza una delle sei buste era stata portata negli uffici di corso del Popolo e non si ritrovava. Sparita. Poi un altro colpo di scena pochi secondi dopo: «Trovata!». E nell’ufficio gare si materializza il documento.

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L’attesa

Chi ha partecipato: le offerte

Trascorso il minuto di sconcerto, si procede con l’apertura. L’offerta più alta rispetto alla base d’asta è della cooperativa Alis: 12.602 euro (aggiudicazione per nove anni). A seguire – in ordine di cifra – la San.pa Snc di Federico Santucci con 10.000, la Ges.Tur sas di Luana Broccatelli (già attiva con il bar in piazzale Byron alla cascata) con 8.400, la Museo della cascata srl con 6.100 e, a chiudere il cerchio, il Ristorante da Ersilia di Stefano Santilli con 5.150. L’unica esclusa in partenza è stata la società Fratelli Carletti srl: niente busta sigillata e ‘taglio’ automatico. La struttura ai Campacci è chiusa da circa 4 anni e nel corso degli anni si è sviluppata anche una battaglia legale al Tar per gli abusi edilizi certificati dal Comune.

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A sinistra l’area interessata

Gli obblighi

L’aggiudicatario dovrà «garantire l’apertura del bar almeno per il periodo da maggio ad ottobre di ogni anno; eseguire, a propria cura e spese, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili dati in concessione per tutta la durata contrattuale ed effettuare tutti i lavori occorrenti per la messa a norma delle strutture e degli impianti, a seguito di aggiornamenti e/o modifiche delle normative vigenti». A presiedere l’asta la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci con il supporto del responsabile dell’ufficio gare, Luca Tabarrini, e la dirigente agli affari istituzionali Emanuela De Vincenzi. ‘Estranei’ al problema presentatosi. Ora non resta che attendere la riapertura della struttura. 

I Campacci

«Orgogliosi»

«Esprimiamo soddisfazione – le parole di Stefano Notari, presidente Alis – per l’aggiudicazione, ancora provvisoria, del bar presso i Campacci. Siamo orgogliosi di poter continuare a dare il nostro contributo allo sviluppo turistico di questo territorio, dopo la nostra lunga e appassionante esperienza nella gestione dei servizi turistici della Cascata delle Marmore. Tale aggiudicazione ci permette, tra l’altro, di continuare l’esperienza già iniziata lo scorso anno con 165m Marmore Falls, che ha visto iniziative, esperienze guidate di successo, nonostante il difficile periodo – conclude – che stiamo vivendo».

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