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Home » Terni, la Uil: «C’è Attila a palazzo Spada»

Terni, la Uil: «C’è Attila a palazzo Spada»

di Marco Torricelli
9 Luglio 2015
in Economia, Lavoro, Opinioni
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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di Gino Venturi
Segretario della Uil di Terni

La politica del personale dell’amministrazione comunale di Terni è completamente sbagliata e produrrà conseguenze negative per anni con effetti nefasti nella gestione e qualità dei servizi.

Per prima cosa ci vorrebbero politici che conoscano la materia e siano in grado di intervenire senza fare danni. Dovrebbero sapere che se si vuole far funzionare veramente la pubblica amministrazione bisogna per prima cosa che i politici pongano obiettivi chiari e efficaci, poi occorre una buona organizzazione e una politica del personale che motivi i lavoratori, li coinvolga, faccia uscire il loro meglio, premi il merito senza favoritismi o discriminazioni, che punti sulla formazione, che semplifichi le procedure e che punisca coloro che non fanno il loro dovere.

Esattamente il contrario della politica del personale che la nuova giunta porta avanti: invece di premiare i meritevoli secondo criteri oggettivi e predeterminati, quindi imparziali, si introducono elementi di assoluta discrezionalità che potrebbero anche incentivare fenomeni clientelari di favoritismo o, di contro, ritorsioni verso coloro che magari dovessero rifiutarsi di adottare una qualche procedura poco regolare.

E’ il caso dei criteri per l’attribuzione delle posizioni organizzative (vice dirigenti) che fino ora consentivano di scegliere il personale in base al titolo di studio, l’esperienza, la formazione, la capacità. La nuova giunta invece vuole togliere ogni ‘graduatoria di merito comparativo’ dando carta bianca nella scelta ai dirigenti che a loro volta sono sempre più in balia degli umori dei politici. Un enorme passo indietro a scapito non solo dell’imparzialità e della trasparenza ma anche dell’efficienza dei servizi. Con ripercussioni dirette anche sui cittadini che invece pretendono comportamenti imparziali e trasparenti.

Si vogliono introdurre poi meccanismi che saranno devastanti anche per la funzionalità. La giunta infatti consente, per esempio, che a ‘comandare’ i vigili urbani (con ruolo gerarchico all’interno del Corpo) possano essere anche coloro che non sono mai stati neanche vigili urbani e che non rivestano neanche le qualifiche che hanno invece tutti gli appartenenti al Corpo. Si consente inoltre che in posti chiave possano essere assegnati dipendenti che nella materia specifica non hanno alcuna esperienza o competenza.

Prevedere il caos organizzativo è il minimo. Con la stessa logica ‘discrezionale’ poi saranno valutati dalle posizioni organizzativi tutti gli altri dipendenti con il rischio che ad essere premiato non sia il merito, ma la vicinanza politica o personale, con un forte stimolo a fenomeni clientelari.

Dunque prosegue da parte della nuova giunta un forte attacco ai servizi, forse propedeutico a nuovi e nefasti fenomeni di esternalizzazione, con anche un prevedibile aumento della conflittualità tra i lavoratori. Del resto la nuova giunta ostenta un atteggiamento pregiudiziale di ostilità verso i lavoratori e il sindacato, che invece si batte per la trasparenza e l’efficienza dei servizi.

L’attacco verso i lavoratori e il sindacato passa anche attraverso la decisione improvvisa della giunta di non pagare a luglio la prima quota dei premi incentivanti, come sempre avvenuto da almeno 15 anni. Si tratta di una quota netta media di circa 300 euro: soldi dovuti ai lavoratori, che fanno parte integrante del loro stipendio, che vengono assegnati in base ai dei criteri selettivi. Il pagamento è rinviato al prossimo anno. Una decisione, quella della giunta, senza alcuna convincente motivazione e di aperta ostilità verso i lavoratori.

C’è bisogno di una risposta forte da parte dei lavoratori verso una politica che ne disconosce il ruolo e che non premia il merito anche se auspico che il sindaco intervenga non consentendo una vera e propria inversione ad ‘U’ rispetto al precedente mandato. Intanto la UilFpl dichiara la mobilitazione del personale a tutela della meritocrazia e degli stipendi, con anche il pagamento del dovuto a luglio.

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