Terni, le polveri di Prisciano arrivano in Regione: «Stop negazionismo»

Particolare gesto del consigliere M5S Thomas De Luca: «Facile fare i negazionisti con i polmoni degli altri»

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Un barattolo di ‘aria di Prisciano’ in consiglio regionale per parlare del grave problema delle polveri sottoli in questa zona di Terni. A portarla a Perugia ci ha pensato il consigliere regionale M5S Thomas De Luca con attacco nei confronti della presidente Donatella Tesei e dell’assessore all’ambiente Roberto Morroni.

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L’attacco e la spazzatura

«Ecco cosa respirano i ternani, ma Tesei e Morroni non hanno neanche il coraggio di toccarlo e lo fanno buttare dagli inservienti», il tackle dell’esponente pentastellato nei confronti di Tesei e Morrone. «Facile fare i negazionisti con i polmoni degli altri. La faccia inorridita dell’assessore Morroni e della presidente Tesei che alla vista del barattolo l’hanno subito fatto gettare nella spazzatura, dimostra quanto questa giunta tenga alla salute dei cittadini. Non ci bastano le risposte negazioniste sul tema ambientale di questa giunta secondo cui tutto questo sarebbe colpa dei caminetti e delle carni cotte alla brace, così oggi abbiamo portato l’aria che respirano tanti ternani. Quello strato di colore grigiastro che ricopre le foglie sugli alberi o sui tetti delle case, sulle macchine che vengono costantemente ricoperte, sulle strade e sui lastricati di porfido nero che diventano bianchi. Abbiamo mostrato alla presidente Tesei come, grattando questo strato, la polvere che ne esce si attacca a una comune calamita. Abbiamo fatto questo esperimento per mostrare come ciò che la maggioranza nel Piano regionale della qualità dell’aria afferma essere il prodotto di caminetti, stufe e carni cotte alla brace, sia in realtà una polvere metallica».

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Il dato e l’omaggio

A Prisciano – viene evidenziato dal consigliere regionale – per il secondo anno consecutivo, e per 5 anni su 7 da quando è iniziato il monitoraggio, i valori di concentrazione di nichel nell’aria sono stati al di sopra dei limiti di legge. E i valori di Prisciano non sono i peggiori: «Lo studio scientifico svolto dal dipartimento di chimica dell’università La Sapienza ha evidenziato valori simili di media a borgo Bovio, a via Carrara e addirittura più alte in pieno centro città. Ci siamo permessi di portare questo piccolo omaggio alla presidente Tesei innanzitutto perché ci sembrava il minimo restituire una piccola parte di queste polveri. E perché almeno ogni giorno si possa ricordare di ciò che respirano quotidianamente i ternani. Le polveri sono la normalità, lo stesso stanno diventando i roghi nelle aziende che trattano rifiuti. Non sono sono ‘cose che possono succedere’ come ha detto l’assessore comunale all’ambiente che ha scaricato la colpa su ‘chi c’era prima’ dimenticando di dire come quelle stesse autorizzazioni sono state concesse nel 2019 proprio dall’amministrazione da lei stessa rappresentata. E’ ora che la giunta regionale si occupi seriamente della questione ambientale ternana. Queste stesse polveri che abbiamo ribattezzato ‘aria di Prisciano’ sono la quotidiana condanna di migliaia di cittadini dell’Umbria del sud, insieme a metalli e puzza di plastica bruciata. In questi casi la legge dice che bisogna intervenire con un piano e attuare misure per riportare i livelli nella norma. Era il 2019 quando questa giunta disse che la parola d’ordine era ‘stop polveri nel 2021’. Promesse rimaste tali, così come studi e approfondimenti mai portati a termine. Abbiamo tutto nei polmoni e – conclude – dai polmoni nella carne – ha concluso De Luca – un disastro ambientale di fronte al quale non ci si può più nascondere».

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