Il professore di Urban Morphology presso l’università Roma Tre e docente in alta qualificazione in progettazione architettonica e urbana presso la facoltà di architettura della ‘Sapienza’. Si tratta di Giuseppe Strappa: è lui ad aver inviato una email a umbriaOn in merito al tempio crematorio che, lunedì, vedrà (salvo sorprese) l’approvazione in consiglio del progetto di fattibilità per il project da oltre 4 milioni di euro. Di seguito pubblichiamo la lettera indirizzata al dirigente Federico Nannurelli e, per conoscenza, al sindaco Stefano Bandecchi. Ovviamente rimaniamo a disposizione per eventuali repliche.
Terni, project forno crematorio: lo studio ambientale. Servirà l’Aua – Documento
del professore Giuseppe Strappa
Come gruppo di professionisti incaricato di progettare l’ampliamento del Cimitero di Terni siamo venuti a conoscenza, con viva sorpresa, che la struttura che Lei – il riferimento a Nannurelli – dirige sta cambiando completamente il progetto della seconda fase di costruzione affidando ad altri, in particolare, la progettazione del crematorio e di uno dei crateri, elementi tra i più significativi dell’opera in costruzione da oltre mezzo secolo.

Facciamo anzitutto rilevare come per la prima volta, nel lungo iter costruttivo dell’opera, i progettisti non siano nemmeno stati informati. Desideriamo poi manifestarle, in proposito, il nostro completo dissenso basato su evidenti considerazioni di ordine procedurale, legale e culturale. Le vorremmo, infatti, far notare che:
⁃ Il nostro gruppo ha ricevuto l’incarico della progettazione dell’intero ampliamento del cimitero in base ai risultati di un concorso nazionale bandito nel 1987.
⁃ Da allora l’incarico é stato applicato a tutte le fasi di costruzione, compresa la seconda fase del secondo stralcio che comprende, appunto, il crematorio e uno dei crateri, come si evince da numerose risoluzioni comunali, a partire dalla delibera 690 del 26.03.1997, dalla raccomandata inviata all’avv. Antonella Giglio del 21 novembre 2003 e relativi allegati, dalla planimetria inviata dal 19.04.2012 dal Dirigente dei servizi cimiteriali contenente la perimetrazione delle aree del 2° stralcio e da molti altri documenti che il suo Ufficio dovrebbe conoscere bene.
⁃ Il nuovo crematorio dovrebbe essere collocato in un area per la quale é previsto il completamento del padiglione da noi progettato e iniziato nel 2022, alterando cosí l’intera architettura dell’opera.
⁃ L’ampliamento del Cimitero di Terni è ormai considerato un’opera di architettura rilevante, che ha suscitato un interesse internazionale testimoniato da importanti riconoscimenti. Sarebbe molto grave che un’opera incongrua ne rovinasse per sempre le qualità e i contenuti civili.

Ritenendo, infine, che il problema della cremazione non possa essere considerato solo una questione tecnico/ economica, ma debba contenere un’ adeguata espressione di valori religiosi e civili, Le chiediamo un incontro per esaminare il modo più adeguato per eseguire la nuova opera in modo che siano rispettate l’architettura del cimitero, la sensibilità dei cittadini e i nostri diritti. Va da sé che, per quello che ci riguarda, nel caso in cui le nostre istanze non dovessero trovare riscontro, ricorreremo nelle sedi opportune. Certi nella sua comprensione del problema le inviamo distinti saluti.
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«Ho già risposto al gruppo. L’ampliamento descritto – la replica di Nannurelli – non rientra più nei programmi nell’ente e c’è la fattibilità di un altro progetto legato ad un partenariato pubblico-privato anziché un intervento tradizionale scelto nel corso degli anni con finanziamento interamente pubblico. C’è la possibilità della PA di cambiare le linee programmatiche e attuare modalità di investimento diverse rispetto al passato. Forse più in linea con l’evoluzione del tempo e delle tecniche di esecuzione, nonché delle funzionalità. Stiamo parlando di un servizio molto complesso che ‘pesa notevolmente’ ed i caratteri fondamentali non sono solo economici, ma anche sociali. Preponderanti – conclude – rispetto alle azioni di tutela che qualsiasi portatore di interesse pubblico o privato può manifestare».