Terni: Maria Giuditta e Michela, ristoratrici under 30. «Sfidiamo inflazione e bollette»

Le due giovani ternane hanno avviato un ristorante nel pieno della crisi. A sostenerle, gli ex datori di lavoro

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Aprire un ristorante nel pieno di una congiuntura economica da brividi, tra inflazione record e bollette alle stelle, dopo aver vissuto già, da dipendenti, una crisi post terremoto e un’altra causata dalla pandemia. Una scelta decisamente coraggiosa, che vede protagoniste due ragazze ternane poco più che ventenni: Michela Mencaroni, 28 anni, e Maria Giuditta Tarani, 23, hanno deciso di avviare, in via Montegrappa a Terni, la loro prima attività in proprio. Non un salto nel buio, perché a sostenerle in questa sfida – altro elemento che rende la loro storia simbolica – ci sono i titolari del locale in cui lavoravano fino al maggio scorso, la prima in cucina e la seconda come barista e cameriera.

Il sogno

«Da otto anni – racconta Michela – lavoravo in un ristorante-pizzeria in Valnerina che purtroppo, a causa delle difficoltà economiche, ha dovuto chiudere. Da qualche tempo tra i dipendenti c’era anche Maria Giuditta e con lei, rimaste senza lavoro, abbiamo deciso di iniziare questa nuova avventura». Ovviamente non senza timori, ma con tanto entusiasmo. «Sappiamo che stiamo rischiando – dice ancora Michela -, ma cerchiamo di mettercela tutta. Anche i clienti dell’altro ristorante fanno il tifo per noi. Ed avere un locale tutto nostro è un’emozione bellissima – spiega -, un sogno che coltiviamo da una vita. Inutile negare che la paura per il futuro c’è, ma se non ci si prova, non si saprà mai come andrà a finire. Meglio così che avere poi rimpianti in futuro». Sabato pomeriggio c’è stata l’inaugurazione del ristorante Mari e Monti – le cui iniziali sono anche quelle delle due socie – ed ora si attendono i clienti.

L’aiuto

Una bella sfida, dunque, in cui le due giovani sanno però di non essere sole: i proprietari del ristorante in cui lavoravano – Candida, Mario, Enrico e Michele – non si sono girati dall’altra parte e anzi hanno deciso di sostenerle in questa sfida. «Ci hanno dato una mano e guidato in tutto – prosegue la 28enne -, sia economicamente che psicologicamente. Candida, la cuoca, ci ha insegnato tutto non solo in cucina, trasmettendoci tanta forza di volontà e passione. Come una terza nonna per noi». «Michela e Maria Giuditta sono come sorelle per me – conferma anche Michele Carletti – ed è per loro che tutta la mia famiglia si è prodigata per dare speranza ai giovani e nel futuro. Le persone a volte possono essere migliori di quanto possa sembrare, nonostante tutte le difficoltà e le avversità che un percorso possa avere».


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