
«Grazie a tutti per aver permesso ciò. Per mio padre questo impianto ha rappresentato la seconda casa per anni». Con queste parole Alessio Cicioni ha aperto la cerimonia d’intitolazione dello stadio comunale di Campitello a Mario Cicioni, storico presidente del sodalizio rossoblù – ha ricoperto il ruolo per oltre un quarto di secolo – scomparso il 19 ottobre del 2017 dopo aver lottato a lungo contro la malattia.

Il futuro nel segno di Cicioni
Per l’occasione erano presenti a Terni esponenti del mondo istituzionale politico e sportivo come il presidente regionale del Coni Domenico Ignozza, la presidente dell’assemblea legislativa umbra Donatella Porzi, l’assessore comunale Marco Cecconi, il numero uno della Figc Umbria Luigi Repace (a Campitello anche il vicepresidente Giampiero Micciani) e quello dell’Aia provinciale Alberto Tatangelo.
L’INTITOLAZIONE E LA DEROGA DEL PREFETTO

I valori e la targa
Tanti i giovani atleti della Polisportiva – presidente Cristiano Castellani – accorsi per l’importante cerimonia: «In questo periodo – ha aggiunto il figlio di Cicioni – nessuno ci hanno fatto mai mancare la loro vicinanza. Sono sicuro che i dirigenti proseguiranno l’attività nel rispetto dei valori che hanno sempre ispirato mio padre». Letta anche una lettera scritta dal padre nei confronti del nipote Matteo, datata 2006: «È soprattutto per voi bambini che abbiamo realizzato questo impianto moderno». A donare la struttura di acciaio per la targa è stato Paolo Garofoli.