Terni, mense a scuola. Cosec: «Troppi dubbi»

La Gemos, che si è aggiudicata l’appalto, almeno per il primo periodo potrebbe non avere a disposizione l’indispensabile centro di produzione: troppi silenzi sospetti

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di M.T.

Prende spunto da umbriaOn, il Cosec di Terni (il Comitato servizi educativi) e – rilanciando sul proprio profilo Facebook nostro articolo – dice che «il servizio di refezione, nonostante le note vicende giudiziarie, continua ad essere ostaggio di interessi affaristici di partito. Come è possibile che una ditta di rilievo nazionale come la Gemos, risultante vincitrice provvisoria già dal mese di luglio, non sia ancora in grado di dimostrare l’effettiva disponibilità, fin dal 13 settembre, di un idoneo centro di cottura? Ancora più strana è la fretta con cui la dirigente ha confermato tale scelta, vista pur la vicinanza dell’avvio dell’anno scolastico, senza che fossero completate le dovute verifiche e senza sincerarsi dell’avvio dei relativi lavori per il rispetto delle prescrizioni imposte dal bando, proprio sul centro di cottura. A pensar male, sembrerebbe quasi che si stia facendo di tutto per creare più difficoltà possibili al passaggio di gestione, procurando una crisi artificiale del servizio e rimettendo in discussione la decisione presa. Ricordiamo come ancora a tutt’oggi la Dirigente non abbia fornito alcuna risposta rispetto allo svincolo delle cauzioni pari a 137.890,95 euro a favore della Cns-All Foods e come sul Comune penda un forte carico debitorio nei confronti della stessa».

Il ristorante? Magari va a finire – qualcuno addirittura lo dà per certo – che ai ragazzini delle scuole ternane che non hanno la cucina in sede, il pranzo gli sarà preparato addirittura al ristorante. Cioè, insomma, magari proprio al ristorante no, forse in trattoria. O una roba del genere.

Mirella Paglierani, presidente di Gemos

Il centro di produzione Perché l’azienda che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del servizio (dal 13 settembre sarà la Gemos di Faenza), almeno per il primo periodo potrebbe non essere in condizione di preparare i circa 200 pasti al giorno che dovranno essere cucinati in quello che nel capitolato di appalto era espressamente richiesto: «Il Concessionario, all’avvio del Servizio di Ristorazione Scolastica – vi si legge – dovrà possedere o avere la disponibilità di un autonomo centro di cottura/Centro di Produzione pasti con capacità di produzione adeguata all’entità della presente Concessione, dedicato in modo esclusivo alla ristorazione collettiva, ubicato ad una distanza tale da consentire un tempo di consegna dei pasti non superiore a 45 minuti».

L’ipotesi

La Tiesse Una soluzione poteva essere rappresentata dal capannone (che sta in via Corrieri) che, come ha confermato la Ts-Terni Servizi, le era stato chiesto in affitto dalla Gemos. Richiesta, però, alla quale non avrebbe fatto seguito nessuna conferma, tanto che nessun lavoro di adattamento è in corso.

La All Foods Nessuna proposta di ‘collaborazione’ sarebbe invece stata avanzata alla All Foods, l’azienda ternana che gestiva il servizio e che, in quanto controllante della Eutourist New, si è piazzata al secondo posto nella graduatoria stilata del Comune. E che, per non saper né leggere e né scrivere, avrebbe già inoltrato una richiesta di accesso agli atti relativi all’appalto, anche perché «qualora si rendesse necessario ricorrere alla sostituzione del Concessionario, in caso di decadenza o revoca della concessione o di rinuncia all’aggiudicazione – sta scritto nelle carte – l’A.C. si riserva di aggiudicare la Concessione al concorrente classificatosi secondo nella graduatoria».

La dirigente Danila Virili

Le alternative Resta da capire, ma questo lo si scoprirà solo leggendo i documenti relativi all’assegnazione dell’appalto (la dirigente comunale Danila Virili, che ha seguito tutto l’iter della vicenda, non ha dato l’impressione di voler fare chiarezza prima), quali erano le intenzioni di Gemos – che a sua volta non ha mai risposto alle richieste di confronto – in relazione al centro di preparazione dei pasti e che ha inserito nella proposta che le ha permesso di aggiudicarsi, pur in presenza di un costo superiore per il Comune, l’appalto da circa 20 milioni di euro.

L’assessore Tiziana De Angelis

L’assessore Anche Tiziana De Angelis, l’assessore ‘al ramo’, almeno fino ad ora è rimasta in silenzio: non è escluso per che nei prossimi giorni – forse già giovedì – possa decidere di fare definitivamente chiarezza sull’argomento. Anche perché le scuole stanno per riaprire i battenti, i bambini stanno per tornare sui banchi e – pure – a mensa. 

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