«Una mattinata per onorare Matteo, un’assoluta eccellenza sportiva della nostra provincia». Così il delegato provinciale del Coni di Terni, Fabio Moscatelli, ha introdotto martedì mattina l’appuntamento per mettere in luce il 22enne Tonelli, campione del mondo a Belgrado nel quattro di coppia pesi leggeri: «Ha vinto anche le universiadi. Ciò è frutto di qualità, lavoro e dedizione».
IL TRIONFO MONDIALE DI MATTEO TONELLI A BELGRADO
I campioni che servono
Moscatelli, nel citare il trionfo in terra serba nel canottaggio, ha ricordato le recenti parole dello stesso Tonelli per elogiare il suo primo allenatore Fabio Poletti e dare risalto a Piediluco, più che apprezzato da chi arriva da fuori regione: «Mantenere il cordone ombelicale con il territorio è importante. Non si può scindere l’atleta dalla persona, i campioni servono», il messaggio del delegato provinciale del Coni. Poi ampio spazio al 22enne neo campione del mondo: «Non mi aspettavo una cosa del genere, sono molto felice. Obiettivamente tendiamo sempre a sottovalutare la nostra città. Il compito dello sport è inizialmente trovare un ‘impiego’, poi diventa una storia di passione e anche educazione. Ha utilità anche per la voglia di mettersi in gioco. Sono stato invitato alla ‘Notte bianca dello sport’ dall’assessore Marco Schenardi, mi fa piacere. Sottolineo che bisogna anche essere ‘scaltri’ nel trovare tempo sia per l’attività sportiva che per lo studio».
La famiglia
Altro tema è la vicinanza della famiglia: «Ora sono a Torino e per loro è uno sforzo. Stare dietro ad un’atleta di livello è impegnativo. Dietro ai successi c’è il fallimento, il divertimento e altro ancora. Ho iniziato per gioco e poi è diventato quello che è », le parole di Tonelli. Breve focus su Piediluco e il centro remiero: «C’è stato un miglioramento e nel corso del tempo sono state fatte parecchie cose. Anche rispettare la sezione paralimpica non è da poco». Gagliardetto Coni consegnato e tanti sorrisi per lui.