di S.F.
Terni, il turismo sportivo e l’accessibilità per le persone con disabilità. Un problema serio e che per ora non è stato risolto nonostante tra un anno in città ci sarà un appuntamento di caratura mondiale. Del tema se ne è parlato giovedì pomeriggio a palazzo Spada in occasione del primo confronto – a tratti surreale durante la prima ora alla presenza del sindaco Leonardo Latini e della vice Benedetta Salvati – sul Documento unico di programmazione 2022-2024. A chiedere delucidazioni sull’argomento sono stati i consiglieri M5S Luca Simonetti e Federico Pasculli, a rispondere l’assessore allo sport Elena Proietti.
SETTEMBRE 2018, L’EUROPEO PARALIMPICO DI SCHERMA
SETTEMBRE 2020, L’ALLARME PER LO SPORT PARALIMPICO
«Mani nei capelli». Il mea culpa
In sostanza gli esponenti pentastellati hanno fatto presente – tra le varie criticità sollevate anche quella legata agli impianti sportivi di Collestatte – che nel Dup non c’è molto spazio al tema della disabilità. Tutt’altro. Da qui il collegamento con il turismo accessibile e gli eventi sportivi considerando che nel 2023 ci sarà il mondiale paralimpico di scherma. Terni è nelle condizioni migliori in tal senso? Decisamente no, lo ammette la stessa Proietti: «Per il mondiale abbiamo le mani nei capelli perché non c’è la ricettività degli alberghi per le persone con disabilità ed è un problema. Deve intervenire – le parole dell’ex arbitro – l’amministrazione ma anche gli imprenditori, dobbiamo dare l’input. È allucinante che a Terni non si sia mai pensato al turismo accessibile: probabilmente c’è stata una mancanza da parte nostra e di chi c’era prima, sono d’accordo». Ha chiuso in riferimento all’intervento M5S.