Il tema impone di non generalizzare mai. E il questore di Terni Bruno Failla – a margine di una conferenza stampa – segue questa linea nel parlare della ‘movida’ ternana che, periodicamente, viene associata ad episodi violenti, che finiscono all’attenzione delle forze dell’ordine. «La movida – spiega il questore – è una realtà bella che parla di socialità, di stare insieme. È quella violenta che noi vogliamo contenere e reprimere. Serve obiettività nei giudici e in 15/20 giorni si sono verificati dei fatti delinquenziali, aggressivi e preoccupanti, ma sempre circoscritti. Noi e le altre forze di polizia, siamo sempre ‘sulla strada’. Lo dimostrano i 10 giorni di chiusura ad un locale che vendeva alcolici ai minorenni, ma anche i cinque Dacur (i Daspo urbani, ndR) applicati per la prima volta a Terni nei confronti di altrettanti giovani, protagonisti di episodi negativi. Ciò conferma il fatto che noi ci siamo e che abbiamo ben chiari gli obiettivi e le azioni da intraprendere, in un contesto comunque sano».
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