di S.F.
Area di crisi industriale complessa di Terni-Narni e progetto di riconversione/riqualificazione, nuovo accordo approvato. L’atto ha ricevuto il via libera mercoledì dall’esecutivo Tesei ed ha durata fino al 30 marzo 2027: a firmarlo, oltre alla Regione, saranno il ministero delle imprese e del made in Italy, il ministero del lavoro, il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il ministero delle infrastrutture/trasporti, Comune di Terni e Comune di Narni. Interessata anche Invitalia.
IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA VALIDO FINO AL 2027 – LEGGI (.PDF)
In sostanza viene confermata la finalità per gli interventi di riqualificazione, reindustrializzazione e rilancio produttivo dell’area, riconosciuta ‘di crisi industriale complessa’ con un decreto dell’ottobre 2016 (diciotto i Comuni interessanti, Configni l’unico extra Ternano). Il progetto originario fu sottoscritto il 30 marzo 2018 e nel 2022 fu firmato un atto integrativo per la proroga fino al marzo 2024, con ulteriore dotazione finanziaria da 10 milioni di euro. Tutto per «il rafforzamento e sviluppo del tessuto produttivo, delle infrastrutture e della connettività dell’area di crisi industriale complessa di Terni Narni, nonché alla salvaguardia e riqualificazione del capitale umano». Di mezzo c’è anche la Visopack.
FEBBRAIO 2018, LE FIRME AL MISE
Nel documento istruttorio viene infatti richiamata la vertenza Treofan e il trasferimento del novembre 2023 alla Visopack Italy srl: «Importante quindi accompagnare un’azione di rilancio del polo attraverso una progettualità che punti a riconvertirlo in un polo altamente innovativo, a basse emissioni e in grado di essere competitivo a livello nazionale e internazionale, affiancando nel contempo il settore strategico della chimica verde, anch’esso driver di sviluppo locale. Sono destinate risorse per 15 milioni al piano strategico di rilancio del polo chimico di Terni con l’obiettivo di creare un polo dell’innovazione e promuovere infrastrutture locali funzionali al rilancio del comparto. Per questo saranno attivate una serie di misure volte a finanziare il polo, le infrastrutture e le imprese di ogni dimensione. Ruolo trainante in questo contesto è la presenza dell’università degli studi di Perugia che anche grazie all’investimento 1.5 della missione 4 componente 2 del Pnrr, relativo agli ecosistemi di innovazione, ha previsto uno spoke (spoke 10) di ricerca sui biomateriali che presumibilmente verrà localizzato all’interno del polo chimico». Citate Ast, area ex Bic, Alcantara, bretella di Prisciano e ulteriori sviluppi in corso.