Terni, nomine SII: il Pd ‘ripudia’ Silveri e bacchetta i sindaci

Partito all’attacco dei «sindaci di centrosinistra che hanno consentito la nomina nel Cda di chi ha già fatto tanti danni»

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‘Silveri? E chi lo conosce’. Il Partito Democratico di Terni, attraverso una nota firmata dal ‘coordinamento politico’ dell’unione comunale di Terni e dai circoli, si smarca completamente dalla nomina cosiddetta ‘di minoranza’ in seno al nuovo consiglio di amministrazione del SII. Di questo – oltre alla componente di nomina pubblica vicina al centrodestra, oltre alle componenti che fanno riferimento ad Acea e Asm – fa parte, sempre in quota ‘nomina pubblica’, anche l’ex sindaco di Ferentillo Paolo Silveri, già nel Pd – di cui è stato ache segretario provinciale – ed ora fuori dal partito. Ma già accostando il suo nome ai Dem, in via Mazzini – luogo da tempo piuttosto silente come sembra essere anche l’impostazione zingarettiana nazionale – qualcuno è saltato sulla sedia. E parecchio. Una reazione che, però, fa pensare pure che il peso politico attuale dei Democratici ternani, in determinati contesti ed anche fra amministratori di centrosinistra, sia modesto.

Paolo Silveri

La presa di distanza

«Il coordinamento comunale del Pd di Terni, unitamente ai segretari dei circoli territoriali e tematici – si legge -, stigmatizzano il comportamento dei sindaci di centrosinistra che hanno consentito l’elezione in seno al Cda del Sistema Idrico Integrato, di transfughi del Pd, soggetti che hanno provocato importanti danni al Pd stesso, e non solo, non hanno mai brillato per una gestione amministrativa né per linearità dell’operato». Ovvero – nelle menti di chi scrive – Paolo Silveri. E poi: «In merito alle nomine del cda del SII, il Pd di Terni non riconosce minimamente la rappresentanza della minoranza di centrosinistra, perché essa non rappresenta né Terni né il Pd di Terni. Ha vinto purtroppo, ancora una volta, la pratica consociativa, vera causa profonda e deleteria delle vicende negative del Pd umbro negli ultimi anni a scapito delle competenze, dell’onestà intellettuale e del ruolo della città di Terni. Su questo atteggiamento autoreferenziale e privo dell’interesse generale della città e degli impegni interni alle forze politiche, il nuovo Pd ternano non accetterà mediazioni di sorta. Auspichiamo ora – si legge – che il danno non sia propedeutico alla beffa finale e definitiva, ossia che tutti i sindaci e amministratori di centrosinistra coinvolti in questa vicenda votino in maniera compatta a favore del tentativo di definitiva privatizzazione della gestione dell’acqua pubblica attraverso la cessione di quote di Asm ad Acea. Su questa potenziale ampia privatizzazione il Pd di Terni produrrà ogni azione politica necessaria in consiglio comunale denunciando tale possibile scenario in ogni sede idonea, in quanto si paleserebbe una dolosa violazione della gara d’appalto pubblica alla base della costituzione del Sistema Idrico Integrato, oltre che la beffa altrettanto grande per i cittadini ternani e le loro tasche».

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