Alla fine la giustizia gli ha presentato il conto, proprio a lui che – ironia particolarmente amara della sorte – di conti se ne intende, da ristoratore noto qual รจ. Cosรฌ sulla base di due condanne per atti persecutori nei confronti di un’amica (i fatti sono collocati temporalmente intorno al 2015) e dell’ex moglie (piรน recenti, intorno al 2018), per un totale di due anni e quattro mesi di reclusione, un 58enne ternano – M.I. le sue iniziali – รจ finito in carcere nella giornata di mercoledรฌ. L’uomo – che evidentemente non aveva potuto beneficiare della sospensione della pena – si trovava giร agli arresti domiciliari e ad ordinare la traduzione nella casa circondariale di vocabolo Sabbione รจ stato il magistrato di sorveglianza di Spoleto, dopo che la procura della Repubblica di Terni ha emesso un provvedimento di unificazione pene. Attraverso il proprio legale difensore, il ristoratore cercherร ora di ridurre al minimo – in base a ciรฒ che la legge consente – il periodo di detenzione. Anche per poter tornare a lavorare.