di S.F.
I lavori sono iniziati a fine 2022 ed in origine la conclusione era prevista per febbraio 2024. Ci è voluto qualche mese in più ma alla fine l’ex sede del Genio Civile a Terni, in via Saffi, è pronta: sarà la futura sede degli uffici della giunta regionale, con ogni probabilità entro la fine del 2024. Martedì la cerimonia di inaugurazione dopo l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico da oltre 3 milioni di euro originari di investimento – poi in totale saliti a poco meno di 5 nel corso del tempo – a cura della Calzoni Spa. L’immobile su quattro piani ha un’estensioen di circa 2 mila metri quadrati.
AGOSTO 2024, LA FASE FINALE DEI LAVORI
L’AGGIUDICAZIONE PER IL PROGETTO
Consueto taglio del nastro, spiegazioni tecniche e primo accesso nella rinnovata struttura a pochi passi dall’istituto Leonino e dalla sede della Ternana Calcio. Con questa mossa la Regione traslocherà dal centro multimediale, risparmiando così sulla locazione da circa 180 mila euro pagata finora al Comune di Terni. Protagonisti in particolar modo gli assessori regionali Enrico Melasecche e Paola Agabiti, più il direttore regionale – per la parte tecnica – Stefano Nodessi Proietti: «Una bellissima giornata – le parole del ‘titolare’ alle opere pubbliche dell’esecutivo Tesei -, fondamentale la presenza della Regione a Terni. Giusto e opportuno che sia così e n0n in affitto come in piazzale Bosco. Ora ci siamo in maniera organica e sistematica in un edificio consolidato in modo impeccabile con gli isolatori. E con uffici molto belli e centrali, un segnale rilevante. Terni non può estraniarsi dalla regione, deve viverla affinché i propri diritti vengano tenuti in considerazione. Mantenuti i tempi promessi». Bene, ma il trasferimento? «Il costo è stato di circa 5 milioni, c’è stato un rifinanziamento di 800 mila euro per le fondazioni. Un impegno rilevante, con somma che era a disposizione da molti anni. Siamo inoltre riusciti ad acquisire una parte della proprietà che era demaniale. Ora è tutto regionale. Si deve organizzare il trasloco e spero che entro la fine del 2024 si possa inaugurare come sede funzionale regionale a Terni».
LUGLIO 2022, L’APPALTO DA 3 MILIONI ALLA CALZONI SPA
LA REGIONE VIA DAL CMM: SI CESSA LA LOCAZIONE
Per la Agabiti un intervento «molto importante realizzato in poco tempo. Per farlo abbiamo recuperato dei fondi dalla programmazione 2014-2020, inizialmente per 3,2 milioni di euro. Un investimento rilevante, Terni potrà avere la sua sede e la giunta ha sempre pensato al benessere dei dipendenti: c’è una struttura rinnovata, sicura e accogliente. Tra qualche mese godremo di questo meraviglioso edificio». Infine Nodessi Proietti: «Una struttura che si ‘muove’ in quanto appeso su isolatori sismici, è totalmente antisismico e non è stato facile farlo su un immobile così. Un plauso alle maestranze, sono state eccezionali». Taglio del nastro, breve tour interno e attesa per il debutto. «Ospiterà 85 persone con stop alla locazione al centro multimediale», ha concluso il direttore regionale.

Chi non concorda con la ricostruzione di Melasecche è il consigliere regionale del Pd, Fabio Paparelli: «Desidero esprimere la mia profonda delusione nei confronti dell’assessore regionale Melasecche e della giunta in merito allo stile utilizzato ed alla verità dei fatti. È inaccettabile che un intervento di questa importanza, pensato e finanziato durante il mio mandato come vicepresidente, prima e presidente, poi della Regione Umbria, venga presentato senza alcun riconoscimento del lavoro svolto precedentemente dalla giunta di centrosinistra. L’apertura di questo nuovo spazio non è solo un’inaugurazione di un intervento edilizio finanziato e voluto dalla precedente giunta, ma la realizzazione di un progetto strategico che avevamo concepito a suo tempo per trasformare quell’area centrale di Terni nella porta unica di accesso ai servizi destinati alle imprese, al lavoro, al centro per l’impiego sono sopra e al sociale, oltre che alla sismica. Invece ci troviamo di fronte anziché al palazzo del Lavoro a un ‘contenitore senza contenuto’, che non rispetta le potenzialità originarie del progetto. È sorprendente e poco elegante che l’assessore Melasecche non abbia ritenuto opportuno né invitarmi alla cerimonia di inaugurazione, né fare cenno del fatto che nel 2019 ho promosso questo intervento attraverso un finanziamento di quasi quattro milioni e mezzo di euro. Ritengo che sia cruciale ribadire che l’immobile deve rispettare la vocazione del progetto originario, per il quale sono state convogliate importanti risorse europee. Ridurre questa operazione a un semplice trasferimento di alcuni uffici regionali sarebbe un errore grave e rischierebbe di farci perdere un’opportunità unica per la nostra comunità ».