Terni, Maratta: Comune boccia nuova struttura commerciale

Firmata la conclusione negativa della conferenza di servizi: ‘colpa’ del documento di programmazione approvato ad agosto. In ballo 2.000 mq di attività

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di S.F.

Per ora c’è il no, poi – magari post integrazioni – magari si vedrà. Il Comune di Terni ha bocciato la richiesta per la realizzazione di un nuovo edificio commerciale al civico 42 di via Capponi, a Maratta: c’è la conclusione negativa della conferenza di servizi a firma del dirigente all’urbanistica, l’architetto Claudio Bedini. La sensazione è che la storia non finirà qui. La ditta proponente è la Progetto A.R.P. srl di via del Centenario.

AGOSTO 2023, L’AVVIO DELL’ITER
DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE COMMERCIO IMPUGNATO AL TAR

L’area interessata

L’input e lo stop dalla direzione commercio

La richiesta del privato è per creare due unità commerciali – settore non alimentare – MI e M2, rispettivamente da 528,16 e 1.431 metri quadrati. Enti coinvolti per il parere? Un bel po’: diverse direzioni comunali, Sii, vigili del fuoco e Provincia. È il giudizio dello sviluppo economico comunale a stoppare la procedura (per ora): «È possibile la localizzazione dell’attività riferita alla media struttura di vendita tipologia M1, escludendo dalla vendita il settore alimentare di ogni tipologia di superficie. La delibera di consiglio comunale 29 29 agosto 2023 non consente la localizzazione della tipologia M2 di mq 1431.76». L’atto al centro dell’attenzione è il documento di programmazione delle attività commerciali (Dpac) e l’adozione della variante parziale: non a caso è stato impugnato al Tar dell’Umbria. Motivo? «L’area oggetto d’intervento non prevede la localizzazione di medie strutture di Vendita M2 (mq. 1500) ma bensì prevede la possibilità di insediare superfici di vendita con un massimo di mq. 900 corrispondenti ad M1 con l’esclusione della vendita del settore alimentari per ogni tipologia di superficie».

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Conclusione negativa

Il dirigente Bedini ha in definitiva chiuso negativamente la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata ed asincrona. In sostanza è stata decisiva la nuova programmazione commerciale, atto sul quale il Comune – vecchia e nuova amministrazione – ha lavorato per messi. Possibile sviluppo al Tar Umbria? A breve lo scopriremo.

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