Terni, olmo in piazza e noce alla Cascata «morti»: scattano gli abbattimenti

Il sindaco Bandecchi firma la doppia ordinanza per gli interventi: Afor pronta ad entrare in azione

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Doppia firma del sindaco Stefano Bandecchi e altrettante alberature da abbattere, una delle quali in pieno centro. Storia finita a Terni per uno degli olmi monumentali e un albero di noce in zona cascata delle Marmore: Afor pronta ad entrare in azione.

ORDINANZA, FOTO E MISSIVA AFOR PER PIAZZA DELL’OLMO: SI ABBATTE
SETTEMBRE 2024, BAGARRE COMUNE-AFOR PER PIAZZA DELL’OLMO: SI VA AL TAR

Per piazza dell’Olmo la storia è partita il 9 maggio 2024, quando il Comune ha chiesto all’Afor una verifica urgente in quanto «da una prima ispezione visiva sembrava privo di attività vegetativa». Poi ci sono stati dei solleciti e anche tre ricorsi al Tar da parte dell’Agenzia forestale regionale. Poi il 2 ottobre la situazione si è sbloccata, con tanto di missiva dell’Afor: «La pianta risulta completamente morta, probabilmente a causa di un attacco di Ophiostoma ulmi (agente di tracheomicosi dei vasi legnosi) che ha portato al totale disseccamento della stessa. Non essendo più vitale, la chioma, anche se è stata oggetto di una vigorosa potatura a seguito di sbrancamenti circa due anni fa, è di fatto suscettibile a schianti e rotture». E dunque palazzo Spada scrive che si «ravvisa la necessità di intervenire tempestivamente a tutela della pubblica incolumità e preservazione dei beni». L’albero è stato tuttavia dichiarato di notevole interesse pubblico e di conseguenze serve l’autorizzazione del ministero per i beni e le attività e per il turismo. Leggasi la soprintendenza. L’abbattimento ci sarà lunedì a partire dalle 8/8.30.

NOCE DA ABBATTERE IN ZONA CASCATA: L’ORDINANZA

Bandecchi

E dopo? Post abbattimento si valuterà «la migliore soluzione per la sostituzione della pianta con altra pianta di olmo, optando per la selezione di un pollone o la rimozione della ceppaia e la messa a dimora di una pianta di un clone resistente all’agente della grafiosi o altra specie alternativa». Il responsabile del procedimento è il neo dirigente Federico Nannurelli. C’è poi l’albero di noce presso l’orto botanico della cascata delle Marmore, da 60 centimetri di diametro ed un altezza di 21,5 metri: «Risulta essere morto in piedi», si legge nell’ordinanza. E «poccorre porre in essere senza indugio l’abbattimento della noce domestica radicata, nonostante la specie protetta». La segnalazione è dell’Afor.

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