Terni, Parco Rosselli: «Comune in ritardo»

Enrico Melasecche (I love Terni): «Prevale il burocratismo pauroso di alcuni dirigenti che nel dubbio applicano la politica della motosega»

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di Enrico Melasecche
Lista Civica ‘I love Terni’

Enrico Melasecche

Enrico Melasecche

La risposta alla mia interrogazione nel corso della seduta di question time di questa mattina in consiglio comunale ha dell’incredibile. Almeno per un cittadino normale.

Il Parco Rosselli è chiuso esattamente dal marzo 2015, un anno preciso. Ad oggi non esiste neanche uno studio per stabilire la natura della discarica sottostante emersa dopo lo sradicamento di alcuni pini che, nella caduta hanno sollevato le zolle e fatto emergere le scorie delle acciaierie.

Parco Rosselli, degrado siringhe droga - 21 giugno 2015

I rifiuti

Il Comune in un anno è stato in grado soltanto di cercare di partecipare ad un bando del Ministero dell’Ambiente per avere 200.000 euro necessari per fare solo e soltanto i carotaggi e le analisi del sottosuolo.

Quando mai il Comune dovesse risultare assegnatario di quella somma, andrebbe conferito l’incarico, espletare lo stesso, predisporre poi un capitolato per capire quali somme occorrono per la bonifica, reperire i finanziamenti, espletare un secondo bando di gara per effettuarla e poi, fra chissà quanti anni predisporre un progetto architettonico per realizzare il nuovo Rosselli. Con questo passo è molto ottimistico pensare al 2020.

Parco Rosselli9

Gli alberi tagliati

Gettati al vento i soldi per realizzare gli impianti per il gioco delle bocce, le strutture pagate dalla circoscrizione per organizzare piccoli eventi molto richiesti dai cittadini.

Drogati e balordi entrano abusivamente, spacciano droga, fanno di tutto. L’intero quartiere, popolare ed industriale, a ridosso immediato delle acciaierie, che viveva uno dei parchi tra i più frequentati della città è menomato. Anche il ponticello retrostante che collegava il parco con il quartiere al di là del Tescino, opera costosa realizzata dieci anni fa è chiuso. Reti e lucchetti che di notte avrebbero dovuto proteggere una serie di opere costate impegno e danaro pubblico sono violati da una microcriminalità diffusa contro la quale nulla ha fatto il Comune che ha sempre sottaciuto il problema nella logica che meno si sa e meno si protesta.

L'ingresso del parco Rosselli

L’ingresso del parco Rosselli

Cosa avrebbe dovuto fare un’amministrazione minimamente efficiente un anno fa? Non segare i pini in buona salute ma eliminare quello caduti, stanziare poche migliaia di euro per carotaggi ed analisi, predisporre una richiesta al Ministero ed alla Regione per la concreta bonifica il cui bando avrebbe dovuto essere ormai operativo. Entro il 2016 riaprire il parco salvando strutture ed essenze arboree.

A Terni sta accadendo il contrario. Gli assessori scaricano fra di loro i compiti e le responsabilità. Né il sindaco, men che meno il vicesindaco sono in grado di dirimere le controversie di giunta e dare un piglio operativo all’azione amministrativa.

Prevale il burocratismo pauroso di alcuni dirigenti che nel dubbio applicano la politica della motosega e chiudono i cancelli come se in un parco storico il problema della chiusura per anni ed anni del Rosselli (che vedeva decine di manifestazioni annue, partecipatissime da parte della gente) fosse un problema che non li riguarda. Terni vive una calma piatta, fra l’incuria, il menefreghismo e la rassegnazione.

 

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