Terni, 22.207 pass Ztl: «Limiti evidenti per la ricognizione»

Nuovo confronto in commissione sul traffico cittadino. Cini: «La revisione? Stiamo facendo analisi seria, ci vuole tempo. Zonizzazione non possibile». Minoranza attacca

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di S.F.

La revisione della Zona a traffico limitato di Terni. Più se ne parla e meno si muove nulla in concreto: può essere sintetizzato in questo modo l’ennesimo appuntamento in III commissione consiliare per parlare di viabilità cittadina, strisce blu e tutto ciò che ha a che fare con i problemi della mobilità in centro. Giovedì pomeriggio a palazzo Spada l’assessore Federico Cini – accompagnato nella circostanza dalla comandante della polizia Locale Gioconda Sassi e dall’architetto Walter Giammari – ha fatto il punto della situazione su input dei consiglieri di minoranza: «Inutile così», la critica arrivata da M5S e Senso Civico per la mancanza di novità. Sponda esecutivo Latini è stato sottolineato che ci vuol tempo considerata la complessità della materia. C’è una certezza: i permessi per la Ztl sono 22.207 al 30 settembre 2021, numero spropositato. In lieve aumento – di mezzo ci sono le proroghe per legge, che poco impattano – rispetto a due anni fa.

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Giammari, Sassi e Cini in commissione

Terni Reti, contratto e parcheggi

Pressing su Cini per diversi aspetti e il più agguerrito sul tema è Luca Simonetti del M5S. È lui il primo a chiedere delucidazioni sull’argomento: «Il 31 dicembre scadrà la concessione di servizi che il Comune ha affidato a Terni Reti, come si sta procedendo? Avete intenzione di rivedere alcune cose per la Ztl? Inoltre ricordo che si sono alcune zone, tipo piazza Clai, dove sostano molte auto. Non è più tollerabile, non è che può essere un parcheggio Suv per i benestanti». Sulla stessa linea Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Sulla Ztl abbiamo assistito a delle commedie con questa amministrazione. C’è qualcosa di concreto per la riorganizzazione dopo questa brillante esperienza? Ed è prevista una zonizzazione». Focus anche sul problema parcheggi in relazione alle strisce blu ed i disagi per chi, pagando l’abbonamento, talvolta si ritrova senza stalli: «Serve una soluzione, altrimenti si va cassa e basta», l’affondo. Il capogruppo M5S è più sintetico: «Bisogna fare un passo in avanti. C’è un numero eccessivo dei permessi per la Ztl, vi state muovendo in tal senso o no? La ricognizione è necessaria». Sono oltre 22 mila, come dirà più avanti la comandante Sassi. Di fatto il numero è rimasto pressoché invariato rispetto al 2019. «Il pass è un lasciapassare concepito così, chi entra da piazza Tacito può uscire a Porta Sant’Angelo». Tutti d’accordo sul fatto che servirebbe una divisione a zone.

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Simonetti, Pasculli e Gentiletti

Mani legate per la zonizzazione

Parte la maxi replica di Cini sui vari argomenti: «Sul rinnovo con Terni Reti ci stiamo lavorando da mesi, il tema è delicato e gli atti da redigere sono complessi. Siamo fiduciosi sul fatto che arriverà in consiglio comunale per tempo. Ci sono alcuni punti fermi, è chiaro, ma in generale è flessibile per poter incidere. Piazza Clai e situazioni parcheggi? Condivido ciò che dice Simonetti e c’è impegno sulla lotta a questi fenomeni che, comunque, sono in diminuzione. Ci sono tutta una serie di problemi legati al contesto», ha aggiunto. Si giunge al tema più rilevante: «La zonizzazione della Ztl? Io sono favorevole, ma ci sono diversi ostacoli e mi rendo conto del problema vero. Ovvero che manca la strumentazione necessaria per farlo. I varchi possono essere solo aperti o chiusi, stop. Stesso discorso per le fasce orarie diversificate, non è attuabile al momento anche a livello normativo. Ribadisco che io sono d’accordo, ma conviene in un discorso di costi/benefici per una città così piccola?».

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La ricognizione dei permessi Ztl: «Limiti evidenti»

Non va molto meglio per i permessi. Da ricordare che al febbraio il predecessore di Cini, Bordoni, dichiarò in commissione che erano 22.130 i pass per il centro. Di fatto la situazione è invariata o quasi: «La ricognizione è in corso, ma è chiaro che abbiamo limiti evidenti considerando che ci sono più di 8 mila veicoli legati a persone con disabilità, altre migliaia per i residenti. Sì, c’erano una serie di permessi che non erano in piedi e sono stati ritirati. Ma al contempo ci sono quelli nuovi che sono stati rilasciati. La verifica richiede molto tempo e ritengo che chi lo impiega senza averne titolo – rimanendo sul tema disabilità – commette un reato tremendo. L’impegno – ha aggiunto – non è solo di fare una revisione straordinaria, ma di agire con un controllo più capillare e continuo ed è ciò che si sta già facendo». Altro tema trito e ritrito a seguire: «Non è che in città ci siano pochi parcheggi come si pensa, ma sono troppe le auto. Basti pensare che dai dati che abbiamo, il cittadino è disposto a percorrere meno metri a piedi rispetto alla lunghezza di corso Tacito che è di poco superiore ai 400 metri». Dunque? «Dobbiamo trovare il sistema di invogliare le persone con politiche di educazione alla mobilità e stimolarli a non utilizzare le autovetture per qualsiasi cosa. Ci sono inoltre i parcheggi coperti».

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Un’auto in centro

La critica

Nelle idee della coalizione di centrodestra c’era l’impegno di rivedere la Ztl. A tre anni e mezzo di distanza non si è mosso granché: «Non si sa cosa si voglia fare per la Ztl e la mobilità, è un tradimento del programma elettorale della Lega», ha attaccato Gentiletti. «Deludente che non ci sia stato alcun passo in avanti e questa commissione mi sembra inutile». Federico Brizi, capogruppo leghista, prova ad alzare la voce: «La minoranza chiede l’audizione dell’assessore per parlarne e poi accade questo, è strano. Mi sarei aspettato delle proposte di emendamento rispetto al regolamento». Riprende la parola anche Simonetti: «Il Comune ha intenzione di rinnovare la convenzione con Terni Reti così com’è? Avremo lo stesso numero di accessi e di fasce orarie? Non lo avete chiarito. E a Terni si continua a parlare di inquinamento per colpa dei caminetti». Tackle anche sulle piste ciclabili: «Alcune rischiano di essere un problema perché restano vuote e fanno aumentare il carico di traffico, come ad esempio in via Lungonera Savoia. Manca una cultura ambientale e salutista, bisogna lavorare su quello», il pensiero del pentastellato. Anche dalla maggioranza non sono così soddisfatti dell’evoluzione sulla Ztl: «Sono favorevole – il commento di Michele Rossi di Terni Civica – alla zonizzazione, risolverebbe la problematica dell’attraversamento di corso Tacito ad esempio. La revisione era nel programma elettorale della coalizione, non solo della Lega. Ed è giusto farla. Ma è ferma a decenni e quando sono stati tolti i fondi per questo aspetto mi è stato garantito che si stava ‘studiando’. Resto ottimista».

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Il numero dei pass ed i ritiri

Ultima battuta per Cini che, dopo le dichiarazioni degli avversari politici, rimarca un paio di concetti: «Nessuno ha detto che non si farà nulla, ma solo che occorre un’analisi seria ed è ciò che sta accadendo. Si sta ‘studiando’ la zonizzazione seppur al momento non sia possibile ed è chiaro che un riassetto della Ztl è necessario. Ma non si fa dalla mattina alla sera e con il rinnovo dell’affidamento a Terni Reti non c’entra nulla». La Sassi riporta a Cini i dati sui permessi e, in chiusura, l’assessore li espone: «Ad oggi ci sono 21.191 autorizzazioni (riferito alle targhe), ma poi ci sono quelle prorogate al 31 dicembre per un totale che è di oltre 22 mila (22.207)». I ritiri sono stati invece 560 tra soggetti deceduti ed esito dei controlli. I permessi giornalieri sono invece di media circa un centinaio. Immediata domanda di Pasculli al termine della commissione: «Ma quanti sono i residenti in centro?». Tempo scaduto e altro giro. La questione resta.

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