Un accordo di integrazione interaziendale con due obiettivi, l’abbattimento delle liste d’attesa e la riduzione della mobilità passiva interregionale. A firmarlo sono stati i direttori generali dell’ospedale di Terni e della Usl Umbria 2, rispettivamente Andrea Casciari e Piero Carsili. Presenti anche la presidente della Regione Stefania Proietti e la direttrice regionale salute/welfare Daniela Donetti.

Tre gli ambiti di interventi interessati nell’accordo. Si inizia dall’area medica riabilitativa: «Viene realizzata una struttura integrata tra Azienda ospedaliera di Terni e Usl Umbria 2 con l’utilizzo delle strutture ospedaliere della Usl Umbria 2, Narni, Amelia e Domus Gratiae, in modo da garantire la media alta specialità presso l’ospedale di Terni, la media bassa complessità internistica presso l’ospedale di Narni e i percorsi riabilitativi post acuti presso le strutture riabilitative dell’ospedale di Amelia e la Domus Gratiae». Il coordinatore sarà il professor Gaetano Vaudo.
Poi l’area chirurgica: «L’obiettivo principale è il rispetto del nuovo piano di recupero delle liste d’attesa chirurgiche delle due aziende e l’ottimizzazione dei blocchi operatori dei due ospedali di Terni e Narni al fine aumentare la produttività chirurgica incidendo anche sul recupero della mobilita passiva, prima fra tutte quella chirurgica protesica ortopedica che rappresenta la prima categoria di mobilità passiva extraregionale soprattutto nelle regioni limitrofe». Viene individuato il dottor Claudio Nazzaro in qualità di coordinatore della gestione integrata.

Infine l’attività specialistica ambulatoriale: «L’impegno è quello di soddisfare il fabbisogno delle prestazioni di specialistica ambulatoriale espresso dalla azienda Usl Umbria 2, in modo da ridurre le liste d’attesa ed evitare il più possibile gli spostamenti in territori distanti, come previsto dal piano straordinario di recupero delle liste di attesa di cui alla DGR 259/2025. Nello specifico è previsto che per le prestazioni – spiega la Regione – che entreranno nei nuovi percorsi di tutela vengano assegnati tempestivamente gli appuntamenti per le classi U (3 giorni) e B (10 giorni) e venga contattato il paziente per le prestazioni di classe D (tra 30 e 60 giorni) e P (120 giorni) entro la data di scadenza della stessa per l’ambito di garanzia del distretto di Terni e per tutto il territorio per le prestazioni garantite solo dall’azienda ospedaliera di Terni definendo anche le modalità e la consistenza dell’overbooking. Inoltre, verrà definito un cronoprogramma di incontri con i professionisti di ogni disciplina per analizzare le prestazioni da recuperare e la consistenza di quelli di nuova genesi e organizzare audit con i prescrittori volti all’analisi delle prescrizioni per migliorare l’appropriatezza prescrittiva. Infine, per quanto riguarda le prestazioni dei pazienti cronici, oncologici, rari, queste verranno ricondotte all’interno dei percorsi dedicati delle reti cliniche regionali di patologia, al fine di garantire anche in questo caso che i cittadini siano all’interno di percorsi specialistici dedicati alla loro patologia e non rimangano nei percorsi di tutela generici».
A commentare il tutto è la presidente Proietti: «L’accordo è incentrato sul recupero della mobilità passiva, l’aumento della produttività delle strutture in relazione alla loro organizzazione e funzione, nel rispetto dei criteri del DM 70/2015, e la riduzione dei tempi di attesa al fine della garanzia di appropriatezza e sicurezza delle cure. In particolare, rispetto al contenimento del fenomeno della mobilità sanitaria interregionale passiva, l’obiettivo comune è quello di incrementare, tra l’altro, l’attività ortopedica protesica in elezione presso l’Azienda Ospedaliera di Terni attraverso un ampliamento dei posti letto di day week surgery assegnati alla struttura di Chirurgia multidisciplinare a ciclo breve dell’Azienda Ospedaliera, una più stretta integrazione in ambito chirurgico tra l’ospedale di Terni e il presidio ospedaliero di Narni attraverso una maggiore offerta di posti letto da parte delle strutture territoriali e ospedaliere dell’azienda Usl Umbria 2 in favore di pazienti trasferibili dai reparti dell’azienda ospedaliera sia per la necessaria continuità assistenziale che per la tempestiva attivazione della fase riabilitativa del percorso di cura».